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Camilleri smorza le critiche sul management nei confronti di Binotto

L’AD di Ferrari ha chiarito una situazione che per molti sembrava aver condotto all’isolamento di Mattia Binotto

Camilleri Binotto

Non sono mancate occasioni nel corso di questo campionato di Formula 1 per criticare la Ferrari, soprattutto se guardiamo ai sospetti posti in essere da alcuni team rivali in merito alla presunta irregolarità della power unit Made in Maranello. In tanti quindi si sono chiesti perché fosse mancato un intervento di difesa proveniente dai piani alti della Scuderia. È evidente che Louis Camilleri, AD di Ferrari, e il presidente John Elkann non hanno diffuso pubbliche dichiarazioni durante il corso del Campionato Mondiale di Formula 1 2019. Entrambi, volendo essere sinceri, sono anche apparsi raramente nel paddock. Questi elementi hanno quindi alimentato le voci di un possibile allontanamento di Mattia Binotto dal management Ferrari. Per molti il team principal è stato lasciato da solo.

Voci che Camilleri ha prontamente smentito

Louis Camilleri quindi, durante il tradizionale incontro con la stampa a fine campionato, ha respinto le accuse rivolte all’intero management Ferrari. Per Camilleri la critica confezionata dall’opinione pubblica “è assolutamente onesta, ma parliamo tra noi ogni giorno. Quindi Mattia non è da solo e sa bene che ha il mio completo sostegno. Non ho nulla da difendere, il fatto è che Mattia ha avuto questo ruolo in una situazione difficile quanto imprevista”.

Louis Camilleri
Louis Camilleri

L’AD della Ferrari ha quindi colto l’occasione per tracciare un bilancio di quanto messo in atto nei mesi successivi alla sua nomina. “La priorità è stata quella di far andare avanti bene l’azienda, in modo da generare profitti. La mia priorità numero uno è stata proprio questa. La seconda invece è stata quella di fornire alla Ferrari di Formula 1 le persone giuste. Mattia è l’uomo giusto, ha tutto il supporto umano disponibile e quello di leadership. Senza dimenticare il sostegno finanziario che non sempre c’è stato”.

In conclusione Louis Camilleri ha anche indicato il motivo per il quale ha scelto Binotto come punto di riferimento del team in Formula 1. L’AD ammette che probabilmente avrebbe potuto essere più presente ma dice anche di credere nelle deleghe e nell’affidamento delle responsabilità. “Non credo che Mattia si sia sentito solo. Potreste chiederlo a lui ma sa molto bene che può contare sempre su di me”.

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