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Per Mattia Binotto il progetto della SF90 ha condizionato la stagione 2019

Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, ha indicato nella SF90 uno dei punti deboli della stagione 2019

Mattia Binotto

Quello della Ferrari in Formula 1 non è stato un anno facile. La stagione si è conclusa ad Abu Dhabi con un secondo posto nel Mondiale Costruttori a 235 punti di distacco dalla Mercedes mentre Charles Leclerc e Sebastian Vettel hanno terminato in quarta e quinta piazza nel Mondiale Piloti.

Si è tratta ovviamente di un risultato non conforme alle aspettative che si erano create ancora una volta a Barcellona in sede di test. La SF90, sebbene sia risultata decisamente veloce sul dritto grazie ad una perfetta commistione tra power unit e carico aerodinamico contenuto, è risultata problematica nelle curve a bassa e media velocità. Un problema risolto in parte nel corso della stagione.

Tra i motivi della disfatta, secondo Mattia Binotto, c’è proprio la SF90

Il team principal della Scuderia Ferrari ha quindi indicato proprio nella SF90 il principale limite del team. Uno dei motivi che ha allontanato le speranze di conquista del titolo. Senza mezzi termini Mattia Binotto ha dichiarato che “penso che il Mondiale lo abbiamo perso l’anno scorso, progettando questa macchina” poi ha proseguito aggiungendo anche “non siamo stati competitivi dall’inizio della stagione, la nostra vettura non era buona come quella dei nostri avversari”.

In accordo con quanto dichiarato, Binotto è intervenuto anche sulla fase di ristrutturazione interna che ha interessato l’intero anno in Formula 1 della Ferrari. “È stata una stagione intensa, abbiamo anche riorganizzato tutta la squadra. Allo stesso tempo però, abbiamo migliorato la macchina e sotto alcuni aspetti ci siamo riusciti. Guardiamo già al prossimo anno”.

Vettel e Leclerc
Vettel e Leclerc

Ma in riferimento alla stagione di Formula 1 2020, Mattia Binotto si era già detto consapevole dei punti deboli della vettura, in modo che il prossimo anno “la nostra macchina sia migliore”. Ammettendo anche che c’è ancora molto lavoro da fare in galleria del vento nella speranza di trovare quei decimi (a volte secondi) che la SF90 ha cercato per tutto l’anno. Poi ha concluso ammettendo che “non c’è nulla da cambiare, ma tanto da migliorare su moltissimi aspetti. Come squadra dobbiamo migliorare e fare ancora molto”.

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