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Rc auto: via le tasse, ma carburante più costoso

Defiscalizzare la polizza delle vetture: proposta Ivass. Però benzina e gasolio costerebbero di più

L’Ivass (Istituto di vigilanza sulle assicurazioni) entra a gamba tesa contro le tasse sugli automobilisti. Vuole defiscalizzare la Rc auto con la mini carbon tax. Oggi, infatti, la Responsabilità civile obbligatoria costa un occhio della testa anche a causa delle imposte sugli automobilisti.

Quante tasse sulla Rc auto

Attualmente, ogni 100 euro di Rc auto, si pagano circa 26,2 euro di tasse. Al fine di stimare l’effetto complessivo sulla spesa degli assicurati, si tiene conto delle imposte (15,7%) e del contributo al Servizio sanitario nazionale  (10,5%). 

La legnata provinciale

Poi c’è la batosta delle Province, che sopravvivono anche grazie alle tasse sulla Rc auto. Ogni Provincia può far salire la tassa di 3,5 punti percentuali al massimo. Quasi tutte le Province lo hanno fatto. in parole povere, oggi chi paga 1.000 euro annui di Rc auto, 750 circa li dà alla compagnia; 250 euro vengono bruciati in tasse. Infatti, le deliberazioni di variazione dell’aliquota dell’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori, devono essere pubblicate sul sito Internet del dipartimento delle Finanze. A decorrere dal 2011, l’aliquota dell’imposta Rc auto, pari al 12,5%, può essere aumentata o diminuita in misura non superiore a 3,5 punti percentuali. Si ricorda che dal 2012 l’imposta Rc auto costituisce tributo proprio derivato delle province.

L’idea dell’Ivass? Rc auto: via le tasse

L’Istituto di vigilanza ha analizzato le componenti fiscali e parafiscali presenti nell’assicurazione della Rc auto. Ha verificato il loro trasferimento, a parità di gettito, dal premio di polizza al consumo di carburante. Questo passaggio presenta numerosi vantaggi, dice l’Ivass: il premio medio verrebbe ridotto del -18% circa, contro un aumento del prezzo della benzina di circa il 4.5%. E un effetto netto pressoché nullo sul livello generale dei prezzi. Rc auto meno cara, benzina e gasolio più costosi.

Quanti soldi

Per conservare l’invarianza di gettito (quasi 2,2 miliardi di euro nel 2016), l’ipotesi di un’unica accisa sul prezzo della benzina e del gasolio da trazione ha questo risultato: addizionale a 0,0477 euro per litro (al netto IVA).

Rc auto: via le tasse; più guidi, più paghi

Per l’Ivass, l’imposta non sarebbe più proporzionale al livello del premio e delle sue determinanti. Ma al consumo di carburante. E all’utilizzo di strade e infrastrutture per la circolazione. Inoltre, le aree provinciali ad alto premio ma basso consumo di carburante, presenti soprattutto al Sud, beneficerebbero di un fisco più leggero. L’imposta graverebbe anche sugli evasori assicurativi e sui veicoli che pur presenti stabilmente in Italia risultano immatricolati (e quindi assicurati) all’estero, in violazione delle norme vigenti. 

Come una carbon tax

In particolare, l’Ivass si sofferma su due componenti: una fiscale, l’imposta sulle assicurazioni; l’altra parafiscale, il contributo al Fondo di garanzia delle vittime della strada. In entrambi i casi, sia l’imposta sia il contributo sono calcolati in proporzione al premio lordo complessivo, mediante due aliquote di cui una, variabile da provincia a provincia, tra il minimo del 9% e il livello (massimo) più diffuso del 16%. L’altra, pari al 2.5%, uniforme su tutto il territorio nazionale. La nuova imposta avrebbe le caratteristiche di una carbon tax, con incentivi alla riduzione delle emissioni di CO2 e all’uso delle energie rinnovabili. 

Alla fine…

L’Ivass parte da una stima di 2,9 milioni di veicoli circolanti non assicurati (pari a circa il 7% dei veicoli in regola con l’assicurazione). Altre stime parlano di ben 4 milioni, in crescita con la crisi e la disoccupazione. Considerato un consumo medio di carburante di circa 847 litri all’anno, si arriva a 165 milioni di euro di carico fiscale annuo (IVA inclusa). Soldi passano dagli assicurati ai non assicurati col prelievo sul consumo di carburante. La domanda è: ma poi le compagnie ne approfitterebbero per altri aumenti sui prezzi della Rc auto? Ecco, a nostro giudizio, il pericolo dell’idea dell’Ivass.

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