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Toto Wolff: “Sebastian Vettel in Mercedes nel 2020? E’ tutto aperto”

Il direttore esecutivo a La Gazzetta dello Sport: “Mi aspetto una Ferrari più veloce”

Toto Wolff

“Dopo il 2020 è tutto aperto”. Così Toto Wolff, intervistato da La Gazzetta dello Sport, apre a un clamoroso approdo di Sebastian Vettel in Mercedes, quando gli scadrà il contratto con la Ferrari.

Valtteri Bottas o Esteban Ocon.“E’ una decisione difficile perché conosco Valtteri sin dalla Formula Renault ed Esteban da quando si faceva le ossa in Formula 3. C’è di mezzo il grande tema di dare una possibilità a un giovane. Nella storia recente della F.1 solo due piloti hanno brillato immediatamente con una squadra di vertice: Lewis Hamilton con la McLaren (al debutto nel Mondiale 2007; n.d.r.) e Max Verstappen con la Red Bull. Quest’ultima è stata molto brava a concedere all’olandese il tempo necessario per crescere, prima in Toro Rosso e poi per due anni alla Red Bull. Alla Ferrari o alla Mercedes c’è una pressione altissima…Detto questo, meritano tutti e due il posto”.

Coinvolgimento di Hamilton nella decisione. “Premetto che noi facciamo questo tipo di scelte esclusivamente in base all’interesse del team ma Lewis è con noi da tanto tempo, quindi, sì, gli ho sottoposto la nostra ristretta lista, chiedendo un suo parere: beh la pensa esattamente come noi, tutti e due per lui meriterebbero di fargli da compagno di squadra”.

Niki Lauda non potrà dire la sua. “Niki ha compiuto un capolavoro quando ci portò Lewis nel 2013 ma queste decisioni non si prendono in due, coinvolgono tanti altri soggetti: il consiglio di amministrazione, gli altri miei collaboratori”.

Decisione entro Spa.“Abbiamo già parlato troppo di questo argomento con la stampa, non voglio fissare delle date. Diciamo che decideremo entro poche settimane”.

Bottas possibile separato in casa sino a fine stagione.“Sì ed è qualcosa che teniamo in considerazione ma non è l’aspetto principale (che può influenzare la scelta; n.d.r.)”.

Aiuto a trovare un posto.“Abbiamo come un obbligo morale, ci sono offerte per tutti e due. Vediamo”.

Ritorno Fernando Alonso in Formula 1.“Fernando è indubbiamente uno dei piloti più forti e dopo la sua avventura alla Ferrari non ha più avuto l’opportunità di guidare una vettura competitiva. Per una serie di circostanze i team di vertice hanno già il loro pilota “alfa” (dominante; n.d.r.). A volte non basta essere bravi a guidare, bisogna anche che si verifichino le circostanze giuste”.

Dream team Hamilton-Alonso.“Impensabile, perché non vogliamo che si ripetano certe storie vissute quando i due erano insieme alla McLaren (nel 2007; n.d.r.)”.

Verstappen nel 2021.“Discorsi troppo lontani nel tempo, stiamo lottando per il titolo 2019 e pianificando il 2020”. 

Successo in Ungheria.“Era importante chiudere bene questa prima parte, peccato per Bottas: senza il contatto con Leclerc sarebbe arrivato sul podio, secondo o terzo”.

Contatto con Leclerc e più tolleranza della Commissione.“Sono favorevole ma nel caso di Bottas qualche dubbio l’ho: è giusto non punire qualcuno se finisce per rompere l’ala di un rivale durante il duello? Le immagini riprese dalla Ferrari di Vettel sono chiare. Comunque ormai è andata”.

Verstappen avversario più pericolo.“No dipenderà dalle piste. A Spa e Monza mi aspetto una Ferrari molto forte”.

Evoluzione in Belgio dell’ultima power unit per il 2019.“E’ una possibilità ma non abbiamo ancora deciso”.

Vantaggio pianificazione con tranquillità.“Vero, ma dobbiamo anche pensare al 2020”.

Le corse più temute nella seconda parte stagionale.“Proprio Spa, Monza e poi il Messico. Le piste dai lunghi rettilinei (dove conta efficenza aerodinamica e motore, punti di forza della SF90; n.d.r.)”.

Permanenza Hamilton.“Le priorità di un pilota sono avere tra le mani un’auto vincente, quindi garantirsi un buon ingaggio ed essere integrato nel team. Hamilton si trova bene in Mercedes: ha fiducia in noi e noi in lui. Detto questo, la Ferrari è un mito, un sogno e come tale a volte pure irrazionale. E’ un marchio forte. Ed è qualcosa che fa presa non solo sui piloti. Mi candido in futuro a guidare la Ferrari? (risata) No, no io non sono il tipico team principal che può gestire squadre diverse. Sono azionista di questa squadra e ho un rapporto splendido con la dirigenza della Daimler”.

Fine quote Lauda.“La famiglia ha intenzione di tenerle? No. Prenderemo una decisione dopo la pausa estiva”.

Segreto del dominio.“Innanzitutto i numeri non dicono tutta la verità. La Ferrari avrebbe potuto vincere in Bahrain e a Baku con Leclerc ed era davanti in Canada con Vettel. Per cui le nostre vittorie avrebbero potuto essere solo 7. Comunque il segreto è di confrontarsi sempre con i tuoi uomini, capirne le motivazioni. E rinfrescare gli obiettivi”.

Lavoro per capire le gomme.“Ma un solo fattore non è sufficiente per vincere. Non basta avere un grande motore o il corretto carico aerodinamico. Bisogna armonizzare qualsiasi componente del team, parlo anche di logistica, marketing e comunicazione. E questo è il mio compito”.

Ingaggio Mick Schumacher nel programma giovani.“Sì che ci avevamo pensato, ma come si poteva? Facciamo già fatica a trovare un sedile in F.1 per George Russell e Ocon! Però Mick è un bravo ragazzo, un personaggio, è cresciuto tanto in F.3 e F.2, e sono sicuro che, quando sarà il momento, farà bene anche in F.1″.

Stagioni altalenanti Ferrari.“Non conosco le loro dinamiche interne per cui non posso rispondere. Ma a Maranello lavorano donne e uomini davvero in gamba e ho stima di Mattia Binotto che è un tecnico preparato e una persona intelligente. Vettel soffre l’esuberanza di Leclerc? Ma no, non si diventa 4 volte campione del mondo per caso. Sebastian è e resta un pilastro di questa Ferrari. Poi che cosa farà nel 2021 non lo so. Alleanza politica meno solida dopo la morte di Sergio Marchionne?Sergio, del quale ho sempre avuto un grandissimo rispetto, e Dieter Zetsche (già capo della Daimler; n.d.r.) avevano instaurato un rapporto irripetibile. Ma noi andiamo comunque d’accordo con la leadership Ferrari e cerchiamo di mantenere una corretta relazione”.

Regolamento 2021. “Mi fa piacere che non ci siano argomenti tabù, che si possa discutere di tutto. Per noi deve essere chiara una cosa: ci deve essere una evoluzione non una rivoluzione. La F.1 dovrà essere migliore ma già questa non è male. C’è spettacolo, lotta e con la stabilità dei regolamenti anche altri team, come la McLaren, stanno crescendo”.

 

 

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