Dal 18 al 21 luglio si terrà a Cortina la 72esima edizione della Coppa d’Oro delle Dolomiti 2019 dove ci saranno tantissime novità per un’edizione ancor più ricca. Infatti, verranno fatti 4 eventi in una sola competizione, due nuove classifiche e il Concorso Eleganza.
Un interessante dato registrato per questa nuova edizione è l’aumento dei partecipanti (ad oggi sono 70) tra cui 3 auto storiche molto apprezzate del 1929: Lancia Lambda 223 VII Serie, Alfa Romeo 6C 1750 ss e Lancia Lambda 221 Casaro.

Coppa d’Oro delle Dolomiti: l’edizione 2019 sarà davvero interessante e ricca di eventi
La 72esima edizione della Coppa d’Oro delle Dolomiti 2019, inoltre, vedrà la partecipazione di equipaggi proveniente da 7 nazionalità diverse e da paesi extra UE (Asia, Sud America, Cina, Emirati Arabi, Giappone e Messico).
Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI, ha detto: “Tutti coloro che amano il collezionismo di auto d’epoca, cercano occasioni come queste per poter vivere degli eventi unici ed irripetibili, Cortina non si trova in tutto il mondo, Cortina è solo qua in Italia e oggi non possiamo che riconoscergli un grande valore perché siamo di fronte ad un modello vincente che porta tanti piloti internazionali a portare i loro motori a rombare in Italia”.

Oltre al Campionato Italiano Grandi Eventi di ACI Sport (dedicato alle auto fino al 1971), ci saranno due nuove classifiche: Coppa d’Oro delle Dolomiti Legend per i modelli dal 1972 al 1990 e Tributo Coppa d’Oro per le Gran Turismo stradali costruite dal 1991 in poi.
L’altra novità della 72esima edizione è il Concorso d’Eleganza composto da una giuria di esperti che valuterà tutte le vetture in gara. A 3 veicoli vincenti sarà consegnato il premio Eleganza. L’evento Coppa d’Oro delle Dolomiti 2019 sarà caratterizzato da 4 giorni intensi e due gare (in un percorso di 440 km) con partenza e traguardo nella Perla delle Dolomiti.
Gianpietro Ghedina, sindaco di Cortina, ha dichiarato: “Il legame tra Cortina e la Coppa è lungo e con gli anni si è rinsaldato. È un evento importante che non può mancare anche grazie alla sua internazionalità che giova a tutto il territorio delle Dolomiti e segna quest’anno il decimo anniversario del riconoscimento come Patrimonio dell’Unesco”.
