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La F1 rimane divisa sulla polemica relativa alla penalizzazione di Vettel

Non accenna ad arrestarsi la polemica tra coloro contrari e favorevoli alla penalizzazione di Vettel in Canada

Vettel Giancarlo Minardi

Due giorni dopo il GP del Canada, la Formula 1 rimane divisa sul fatto se la penalità che è costata la vittoria di Sebastian Vettel fosse giusta o sbagliata. Nico Rosberg, che ha avuto un rapporto difficile con il suo collega tedesco durante la sua carriera, si è fieramente schierato con gli steward e ha sostenuto la vittoria di Lewis Hamilton. “Lui (Vettel) pensa sempre di avere ragione e incolpa gli altri”, ha detto l’ex pilota Mercedes.

Non accenna ad arrestarsi la polemica tra coloro contrari e favorevoli alla penalizzazione di Vettel in Canada

“Dopo la gara, tutti quei gesti e commenti irrispettosi, non erano necessario.” Ma c’è molto più supporto per Vettel che opposizione. “Ho avuto una situazione identica con Lewis nel 2016 a Monaco”, ha detto Daniel Ricciardo. “Secondo me quel caso era molto più pericoloso di quello successo in Canada, ma non ha ricevuto penalità. “In entrambi i casi penso che sia normale, una dura lotta”. Persino il Corriere della Sera che critica spesso Vettel, afferma che sia il tedesco che la Ferrari sono stati “derubati”.

Daniil Kvyat ha dichiarato: “Se l’avesse fatto cinque volte di fila o qualcosa del genere allora sì, ma così penso che la punizione è stata troppo dura”. Il pilota russo ha aggiunto: “Ogni volta che vado dai commissari, non so cosa aspettarmi. “Hanno un lavoro difficile e non è facile per loro, ma sappiamo che il problema è la mancanza di coerenza nel processo decisionale”. Il campione del mondo del 1997 Jacques Villeneuve, un critico sempre schietto, è altrettanto favorevole a Vettel.

“La penalità è imbarazzante per la Formula 1”, ha detto a motorsport-magazin.com. “Questo è stato un errore di guida e Lewis avrebbe potuto facilmente spegnere il gas, non si può sempre dire ‘Oh, per favore, superami!’. Questo non è Monopoli.” Persino lo stesso Hamilton ha ammesso che si sarebbe comportato “esattamente come Sebastian”. Casey Stoner, un ex campione della MotoGP, l’ha definita “la peggiore decisione” nella storia della F1. “In questi momenti ci manca Charlie Whiting”, ha detto. Il quotidiano tedesco Bild riporta che, anche tre ore dopo il post-gara di Vettel, il tedesco stava ancora insistendo: “Non rimpiango niente”. 

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