Oggi, in questo giorno in cui si festeggia il Natale, vi segnaliamo una interessante analisi da parte del noto creatore digitale e esperto automobilistico Alessandro Masera che nelle scorse ore ha evidenziato su Facebook quella che è secondo lui la situazione del brand Lancia. Nel 2025 come messo in risalto da Masera in tutta Europa si sono vendute circa 9.000 unità della nuova Lancia Ypsilon. Si tratta di un risultato davvero minuscolo rispetto a quelle che erano le previsioni iniziali tanto che il celebre analista si chiede come definire la situazione di Lancia se non con “rilancio fallito“.
Con circa 9 mila immatricolazioni, quasi tutte in Italia, parlare di flop per la nuova Lancia Ypsilon non è più un tabù
La realtà che emerge dall’analisi dei dati è piuttosto netta: oggi Lancia, di fatto, non può essere considerata un marchio nel senso pieno del termine, ma coincide quasi esclusivamente con un solo modello, la nuova Lancia Ypsilon. I numeri parlano con chiarezza. Nel 2025 le immatricolazioni si attestano intorno alle 9.000 unità complessive, un volume già modesto in assoluto, che diventa ancora più preoccupante se si considera la distribuzione geografica delle vendite. Quasi la totalità di questi volumi è infatti concentrata sul mercato italiano, mentre la presenza all’estero risulta marginale, limitata a poche migliaia di vetture.
Per dare una misura concreta delle dimensioni in gioco, Masera ha fatto anche un confronto con alcuni modelli iconici di fascia decisamente più alta, sia per posizionamento sia per prezzo. La Range Rover Defender supera le 100.000 unità annue, la Porsche 911 si colloca intorno alle 50.000, la BMW X7 raggiunge circa 30.000 vendite solo negli Stati Uniti, mentre la Mercedes Classe G arriva a circa 11.000 unità, sempre limitatamente al mercato USA. Tutti numeri che, presi singolarmente, superano l’intero volume globale di Lancia dato appunto dalla sola nuova Lancia Ypsilon.

Per Alessandro Masera, uno dei nodi centrali della situazione attuale riguarda il riposizionamento del marchio verso l’alto in termini di prezzo, una scelta che non sembra trovare un adeguato riscontro nella percezione del prodotto da parte del pubblico. A questo si aggiunge una derivazione tecnica e progettuale dalla Peugeot 208 giudicata eccessivamente evidente: la nuova Lancia Ypsilon ne eredita certamente i punti di forza, ma anche i limiti, faticando così a costruire un’identità realmente distinta. Ne deriva un rapporto tra prezzo e contenuto dell’offerta che risulta poco convincente e, di fatto, impopolare per una parte significativa dei potenziali clienti.
Anche il recente cambio di CEO da Luca Napolitano a Roberta Zerbi secondo Masera è il segnale inequivocabile che qualcosa nel piano originale si è inceppato. L’impressione è quella che si stia spostando l’attenzione sul ritorno nei rally come una sorta di operazione nostalgia. Il futuro rimane incerto con la nuova Delta che sembra ormai un sogno difficile da realizzare e la nuova Lancia Gamma che per come è stata concepita difficilmente riuscirà ad invertire la rotta del marchio che a questo punto se non cambierà tutto rischia davvero di essere sempre più marginale nei piani futuri di Stellantis.
