La guerra sembra finita. La famiglia Peugeot ha nominato Robert Peugeot per proseguire il suo mandato nel consiglio di amministrazione di Stellantis per un ultimo mandato, della durata di due anni. La dichiarazione rilasciata ufficiale e lascia spazio a poche “nuove puntate” della telenovela degli ultimi mesi.
Robert Peugeot manterrà dunque la carica di vicepresidente del gruppo automobilistico, con il peso della famiglia decisamente rilevante tra gli azionisti di Stellantis. Nell’annuncio, la famiglia ha anche confermato il suo “impegno a lungo termine” nei confronti di Stellantis.
Il rinnovo della carica di Peugeot nel consiglio di amministrazione, a livello ufficiale, è previsto per l’assemblea generale annuale del 2026. La nomina segna un cambiamento, almeno nella durata, nella rappresentanza della famiglia Peugeot nel consiglio di amministrazione di Stellantis, che ora entra in un ciclo di mandato biennale dopo un mandato iniziale di cinque anni.

La calma piatta che solitamente avvolge le dinastie industriali francesi era stata bruscamente interrotta da una battaglia familiare che ha avuto quasi il sapore di un dramma shakespeariano in ambito automotive. Xavier Peugeot, attuale CEO di DS Automobiles, aveva deciso di abbandonare la riservatezza dei “Leoni” di Sochaux per lanciare un’offensiva mediatica senza precedenti contro suo cugino Robert. Ovviamente, c’era in palio un ambitissimo seggio nel cda di Stellantis.
La famiglia Peugeot detiene il 7,56% del gruppo tramite la holding Peugeot Invest, posizionandosi come secondo azionista dietro la famiglia Agnelli (che domina con il 15,16% tramite Exor). Ma dietro le percentuali si nasconde un dissidio storico che risale a oltre vent’anni fa, precisamente alla morte di Pierre Peugeot nel 2002, quando la successione dell’impero rimase un’incognita irrisolta.

Xavier e Robert non rappresentano solo due generazioni diverse (a distanza di quasi 15 anni di età), ma due visioni del mondo inconciliabili. Robert è l’uomo della diversificazione, colui che ha accettato di cedere il controllo di Stellantis agli eredi Fiat. Xavier, sostenuto dal fratello maggiore Thierry, incarna l’anima più “purista” e battagliera. Thierry, dopotutto, fu colui che si oppose ferocemente all’ingresso dello Stato francese e dei cinesi di Dongfeng nel capitale di quella che allora era la PSA Peugeot Citroën, mossa invece caldeggiata proprio da Robert.
