Sono anni che si parla di una nuova Peugeot 108 ma fino a poco tempo fa il suo ritorno era stato sempre smentito dai dirigenti della casa automobilistica del leone secondo i quali la Peugeot 208 era la nuova entry level della gamma del brand francese. Le cose però potrebbero essere cambiate. Questo a seguito delle nuove normative europee per favorire il ritorno delle E-car sul mercato con prezzi abbordabili.
Le nuove normative UE potrebbero favorire il ritorno di una nuova Peugeot 108
La precedente 108 era uscita di scena 4 anni fa lasciando un vuoto nella gamma di Peugeot. Tuttavia il CEO di Peugeot, Alain Favey, ha dato forti segnali che l’azienda potrebbe tornare nel segmento, se i legislatori approveranno un nuovo quadro normativo per le auto di piccole dimensioni che aiuti i produttori a costruirle in modo redditizio.
Interrogato sulla possibilità di un modello più piccolo della 208 in futuro, Favey ha dichiarato ad Autocar: “In passato c’era la 108, la 107 e la 106. Abbiamo venduto più di un milione di auto nel segmento A in un passato non troppo lontano. Quindi, se esiste questa nuova categoria che ci consente di produrre auto più piccole con un profitto, allora ovviamente ci sarà spazio per Peugeot in quell’area, come c’era in passato”. Insomma il ritorno di una nuova Peugeot 108 sembra adesso essere molto più concreto.
Favey ha fatto riferimento alla possibile introduzione della categoria “E-Car” dall’Unione Europea, pensata per incentivare le case automobilistiche a sviluppare modelli ultracompatti e convenienti, sullo stile della vecchia Peugeot 108.
I dettagli del nuovo quadro normativo sono ancora in fase di definizione, ma l’obiettivo principale è rendere la produzione di city car più sostenibile: ridurre obblighi normativi e tecnologici permetterebbe ai produttori di contenere i costi, mantenendo prezzi di listino bassi senza sacrificare i margini di profitto.
La proposta ha ricevuto segnali positivi dal settore, con marchi come Dacia e BYD già pronti a considerare l’introduzione di nuovi modelli di piccole dimensioni, mentre Citroën e Peugeot ipotizzano un successore della 2CV o un erede tecnico della 108 e della C1.
Favey ha però chiarito che Peugeot non tornerà nel segmento A senza regole più favorevoli, sottolineando come gli obblighi normativi e i sistemi di sicurezza obbligatori rendano difficile offrire auto ultra-accessibili. “Le tecnologie hanno senso, ma devono essere sostenibili economicamente”, ha spiegato, evidenziando che l’aumento dei costi è uno dei motivi principali del calo del mercato europeo delle city car.
