Nuova Fiat Brava potrebbe tornare grazie a Leapmotor? La suggestione arriva dalla Cina dove secondo alcuni fonti vicine alla casa cinese alcune auto del brand potrebbero essere utilizzate in Europa per dare vita a nuovi modelli di altri brand del gruppo Stellantis tra cui proprio Fiat. Si vocifera che il primo modello in arrivo sarà targato Opel e sarà basato sul SUV B10. Tuttavia anche la B05 conosciuta in Cina come Lafa 5 potrebbe seguire la stessa strada ma dando vita ad un modello di Fiat.
TorinoCronaca lancia la suggestione: la nuova Fiat Brava torna in salsa Leapmotor?
Secondo quanto riportato dal sito TorinoCronaca potrebbe essere proprio la nuova Fiat Brava. Per Fiat, sviluppare una compatta a trazione posteriore con autonomie elevate e ricariche rapide rappresenterebbe un passo strategico per colmare il divario tra le citycar elettriche e i segmenti superiori. Un eventuale rebadging permetterebbe di contenere investimenti e tempi di lancio, lasciando spazio a perfezionamenti su design, dinamica di guida e dotazioni pensate per il mercato europeo.
Tra le ipotesi di nome, “Brava” spicca per il suo richiamo europeo e il potenziale appeal. Le linee della Lefa5, influenzate dal Centro Stile Fiat di Torino e dai designer italiani, lasciano intravedere anche una possibile versione ultra-sportiva, confermando l’attenzione al dettaglio estetico e alle performance, senza rinunciare alla riconoscibilità del marchio.
L’operazione Fiat 500 Hybrid a Mirafiori ha dimostrato come Stellantis possa trasformare una EV in una ibrida, ampliando le opportunità di mercato. Ci si chiede se un percorso simile possa essere replicato a Saragozza con la Lefa5. Una collaborazione tra Stellantis e Leapmotor, con produzione europea e debutto sotto un brand occidentale, potrebbe rendere la Lafa5 uno dei dossier industriali più rilevanti dell’anno.

Milano Finanza evidenzia come si tratterebbe di un segnale simbolico di nuova fase nei rapporti tra Cina ed Europa nell’automotive. Rimangono da considerare i costi industriali locali, le politiche tariffarie e gli standard di omologazione, fattori che influenzeranno il posizionamento del modello, sebbene una produzione in Europa potrebbe contribuire a contenerne l’impatto.
