La presentazione della Ferrari F80 poco più di un anno fa ha sorpreso molti appassionati, soprattutto per la scelta di un compatto motore V6. Questo debutto è avvenuto pochi mesi dopo che Ferrari aveva confermato il suo impegno a lungo termine nei confronti del potente V12, presente ancora nell’erede della 812 Superfast. Il nome stesso della vettura, 12Cilindri, era un chiaro omaggio a questo iconico dodici cilindri.
Ferrari ritiene il V6 della F80 superiore al V12 presente in vetture quali Purosangue e 12Cilindri
L’adozione di un motore con metà dei cilindri ha suscitato qualche scetticismo tra chi considera insostituibile la cilindrata tradizionale. Tuttavia, Ferrari ha difeso la propria scelta, pur continuando a mantenere il V12 da 6,5 litri nella 12Cilindri e nel SUV Purosangue. Durante un workshop tecnico svoltosi il 19 novembre al Museo Enzo Ferrari di Modena, la casa di Maranello ha illustrato il processo di sviluppo del successore della LaFerrari, spiegando le ragioni tecniche e strategiche alla base della transizione verso un motore più piccolo, ma ugualmente performante.
Ferrari ha preso in considerazione l’idea di mantenere un V12 aspirato, ma alla fine il passaggio a un V6 turbocompresso con sovralimentazione forzata si è rivelato una decisione “facile”. Ecco cosa ha dichiarato Matteo Turconi, Senior Product Marketing Manager:
“Ci siamo posti questa domanda: la nuova supercar dovrebbe essere equipaggiata con il motore più iconico della storia della Ferrari? O dovrebbe prendere il meglio dalle corse per ottenere prestazioni pure? La domanda alla fine aveva una risposta semplice, anche se non sembrava così. Abbiamo scelto la seconda opzione. Abbiamo preso il meglio dalle corse, che oggi significa un V6 turbo abbinato a un sistema ibrido.”

Turconi non ha esitato a sostenere che “il V6 è superiore al V12”, basando la sua affermazione su dati concreti. Il motore da 3,0 litri, derivato dall’hypercar da endurance 499P, raggiunge una straordinaria potenza di 300 cavalli per litro. La differenza non sta solo nei numeri: le dimensioni compatte del V6 permettono un passo più corto e un peso complessivo inferiore, migliorando la dinamica del veicolo.
A Maranello, il V6 è scherzosamente chiamato “il grande motore”, come spiega Paolo Valenti, Team Leader della Linea Prodotto Pilota. L’adozione di un motore più piccolo offre anche vantaggi aerodinamici: il diffusore può estendersi fino a 1,8 metri, aumentando l’efficienza complessiva.
Nonostante alcuni puristi possano rimpiangere l’assenza del V12, la F80 conserva un fascino innegabile: tutte le 799 unità sono già prenotate. Ferrari ribadisce l’impegno verso i motori a combustione, con V6, V8 e V12 che insieme agli ibridi e ai futuri modelli elettrici comporranno la gamma entro la fine del decennio.
