La Ferrari GTO è una delle supercar entrate maggiormente nel cuore della gente. Insieme alla F40 si contende la palma di “rossa” più amata dell’era moderna. Sicuramente è tra le auto del “cavallino rampante” che fanno sognare di più, in assoluto. Averne una in garage è il desiderio di tutti, ma il privilegio del possesso è riservato a pochi eletti. Beati loro, che ogni giorno possono decidere di ammirare e vivere questo autentico strumento di piacere.
Chi naviga nell’oro e, fino ad oggi, non è riuscito ad assicurarsi un esemplare della specie, può approfittare di una grande opportunità. Gli specialisti di Mecum Auctions, infatti, metteranno presto all‘asta una Ferrari GTO del 1985. Si tratta di quella con telaio ZFFPA16B000057723. Porta la targa Escursionisti Esteri e la sua presenza non è nuova in rete. La data da segnare in agenda è quella di sabato 17 gennaio, quando la preziosa opera della casa di Maranello sarà offerta alla tentazione dei potenziali acquirenti, nella sessione di vendita di Kissimmee, in Florida.
Tra i punti di forza, la percorrenza davvero minima: solo 2.007 i chilometri percorsi al momento della catalogazione. Facile capire quanto questo elemento, che è un valore aggiunto, sia in grado di incidere positivamente sui rilanci, spingendoli con energia verso l’alto. Al momento la casa d’aste statunitense non ha ancora fornito una scheda descrittiva completa del lotto. Pochissimi i dettagli già divulgati. Sono quelli che abbiamo riportato in precedenza. A breve dovrebbe giungere una presentazione accurata del lotto. Nell’attesa, non possiamo fare altro che basarci sulle immagini per capire quanto le condizioni dell’esemplare siano da concorso. Impossibile non vivere le foto con trasporto emotivo, perché fissano nei loro pixel una delle vetture più seducenti di sempre.
La Ferrari GTO è un capolavoro assoluto. Nonostante siano passati oltre 40 anni dal suo debutto in società, che avvenne nel mese di marzo del 1984, continua a conquistare il cuore di tutti, anche di chi è nato dopo di lei. Lo stile, firmato Pininfarina, è di uno splendore unico. Amare questa “rossa” è il fatto più naturale. Nessuno riesce a resistere al suo fascino sensuale. C’è poco da fare: certi capolavori sono destinati all’eternità ed è una grande fortuna per la specie umana. Servono infatti a preservare la bellezza nel tempo, dando dei riferimenti immortali, dai quali non si può prescindere.
Incredibile la freschezza con cui porta gli anni, almeno sul piano estetico. Sembra sia stata disegnata ieri, ma ci sono otto lustri sulle sue spalle. Le alchimie espressive della Ferrari GTO miscelano in modo impeccabile l’eleganza e la sportività, in una tela espressiva che profuma della migliore tradizione del marchio. Quando fu presentata al Salone dell’Auto di Ginevra lasciò tutti a bocca aperta. Reazione che si ripete immutata anche ai nostri giorni. Incredibile la presa emotiva delle sue forme scultoree, plasmate divinamente.
Se l’estetica è avvenente, non meno forte è il carisma della sua meccanica. Cuore pulsante del modello è un motore V8 biturbo da 2.855 centimetri cubi di cilindrata, in grado di sviluppare una potenza massima di 400 cavalli a 7.000 giri al minuto, con un picco di coppia di 496 Nm (51 kgm) a 3.800 giri al minuto. Ai suoi tempi era una cifra al top, specie in rapporto alla cubatura. Abbinata a un peso di appena 1.100 chilogrammi, questa energia si traduceva in un livello prestazionale di riferimento nel suo periodo storico. Le cifre dinamiche sono ancora oggi sorprendenti, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 4.7 secondi e da 0 a 1.000 metri in 21.7 secondi. La punta velocistica si spinge nel territorio dei 305 km/h. Simili metriche fanno la loro bella figura anche oggi.
Nata pensando al Gruppo B, come modello stradale da produrre nel quantitativo minimo di 200 esemplari richiesti per l’omologazione FIA della versione da corsa, la Ferrari GTO prese poi forma in 272 unità, per accontentare dei clienti affezionati e alcuni vip rimasti fuori dalla lista d’accesso. Purtroppo questa “rossa” non ebbe una carriera agonistica, per la soppressione della categoria per la quale era stata sviluppata, ma è diventata comunque un mito nel mito. Pur in assenza di un palmares sportivo, seppe onorare a testa alta il nome portato in dote. Stiamo parlando di tre lettere entrate nella leggenda, che sono l’acronimo di Gran Turismo Omologata. Dopo di lei la stessa sigla è stata sposata da una versione speciale, di indole racing, della 599 GTB Fiorano.
La Ferrari GTO del 1984 fa largo uso di materiali speciali, come il kevlar, prova tangibile della stretta connessione col mondo delle corse. Come riferito in un’altra circostanza, ogni viaggio a bordo di questa “rossa” è un’esperienza sensoriale unica, che proietta in un universo parallelo, fatto di gioie impossibili da narrare. Bisogna viverle per capirle. Siamo al cospetto di una delle auto più appaganti e adrenaliniche di tutti i tempi. Con lei si è aperto quel filone speciale di supercar che ha avuto come espressioni successive le varie F40, F50, Enzo, LaFerrari ed F80. Parliamo di modelli limited edition che si sono posti come punte di diamante dell’ingegneria e delle performance del “cavallino rampante”. Senza la GTO, queste perle non sarebbero mai nate. Anche questo è un suo merito storico, che ne esalta ulteriormente il valore.
Fonte | Mecum Auctions
