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Fiat, Lancia e Alfa Romeo faranno risorgere Pomigliano? Ecco cosa è emerso al momento

Ancora tanti dubbi sul futuro di Pomigliano

Alfa Romeo Tonale a Pomigliano

Lo stabilimento Stellantis di Pomigliano non vive uno dei periodi migliori della sua storia ma del resto si tratta di una situazione condivisa con tutte le altre fabbriche di auto in Italia. Al momento nel sito campano vengono prodotte Fiat Pandina e Alfa Romeo Tonale. Della Pandina sappiamo che in futuro, forse nel 2028, sarà rimpiazzata da una nuova generazione che dovrebbe essere prodotta proprio a Pomigliano. Questo almeno era stata annunciato in precedenza anche se non sappiamo se in futuro ci saranno cambiamenti in proposito con il nuovo piano industriale di Stellantis redatto da Antonio Filosa.

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Quale futuro per Pomigliano? Fiat, Alfa Romeo e Lancia salveranno il celebre stabilimento campano del gruppo Stellantis?

Per il resto si diceva che molto probabilmente a Pomigliano sarebbero state prodotte altre due auto su piattaforma STLA Small. Si tratterà dunque di due auto compatte anche se comunque le dimensioni dovrebbero essere maggiori rispetto a quelle della nuova Fiat Pandina. Qualcuno in passato aveva ipotizzato la possibile produzione di un modello di Alfa Romeo, forse il famoso crossover tra Junior e Tonale e di un modello di Lancia. Al momento però queste voci non trovano alcun riscontro ufficiale. Anzi a dirla tutta per il momento di queste due ipotetiche auto non sembra esserci alcuna traccia.

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Nuova Fiat Pandina

Come detto poc’anzi, molto probabilmente l’anno prossimo avremo le idee più chiare sul futuro dello stabilimento di Pomigliano che per adesso si concentra sulla produzione di Fiat Pandina e Alfa Romeo Tonale ma spera presto di avere le idee più chiare su quelli che saranno i progetti futuri che garantiranno la continuità della produzione nella fabbrica che rimane una delle più importanti tra quelle di Stellantis presenti nel nostro paese. Di certo l’arrivo di nuovi modelli compatti delle tre case automobilistiche italiane donerebbe nuova linfa e farebbe sicuramente respirare maggiore ottimismo a dipendenti, indotto e sindacati.

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