Per attrarre la nuova élite dei giovani e ricchi appassionati, Ferrari non si affida certo a un esercito di freschi influencer, ma a un nuovo token, una criptovaluta per intenderci. È l’ultima mossa della casa di Maranello per stringere un legame molto più profondo con il mondo Web3, notoriamente saturo di milionari (e mettiamoci anche i miliardari) che non sanno più dove parcheggiare i loro guadagni.
Il nuovo asset digitale, il Token Ferrari 499P, frutto della collaborazione con la fintech italiana Conio, permetterà ai collezionisti più facoltosi di fare offerte per l’ambita Ferrari 499P, l’auto che vanta tre titoli consecutivi a Le Mans. Chi possiederà il token entrerà nell’Hyperclub, un circolo esclusivo riservato a soli 100 clienti che potranno scambiare il token tra loro e, infine, contendersi il gioiello da corsa.
La Ferrari non è una novellina nel campo della criptovaluta: già dal 2023 accetta Bitcoin ed Ethereum come metodi di pagamento per i suoi veicoli. Questo legame non sorprende, specialmente in un periodo di mercato rialzista senza precedenti: nell’ultimo anno, il prezzo di Bitcoin è più che raddoppiato, passando dai 60.000 dollari dello scorso ottobre al picco di circa 125.000 dollari il mese scorso, attualmente a circa 105.000 dollari.
Mentre altre incursioni nel mondo crypto da parte di grandi aziende si sono concluse in imbarazzanti ritirate, Ferrari ha imparato la lezione. L’obiettivo non è la speculazione di massa. Come ha candidamente dichiarato Enrico Galliera, responsabile marketing e commerciale di Ferrari a Reuters: “Si tratta di rafforzare il senso di appartenenza dei nostri clienti più fedeli”. Dunque, il Token 499P è la trovata geniale per vendere un senso di esclusività digitale a chi è già ricco grazie allo scambio molto fruttuoso di Bitcoin.


