Pochi istanti dopo che Ferrari ha rivelato i primi dettagli del suo attesissimo veicolo elettrico, attualmente soprannominato Ferrari Elettrica, le azioni della società di Maranello hanno subito un forte calo sul mercato azionario italiano, segnando la peggiore giornata di contrattazioni mai registrata. Tuttavia, la svendita non è stata innescata dalla presentazione della vettura o dalla notizia di un minor numero di modelli elettrificati nella futura gamma del cavallino rampante, bensì da risultati finanziari più deboli del previsto e da una prospettiva cauta che ha scosso gli investitori.
Le azioni Ferrari sono crollate di oltre il 15 percento dopo l’evento Capital Markets Day
Le azioni del marchio italiano sono crollate del 16,1% dopo il Capital Markets Day annuale, chiudendo in calo del 15,4% a Milano e del 15% a New York, segnando la peggior giornata dal 2016. L’azienda prevede per il 2025 un fatturato netto di almeno 7,1 miliardi di euro, leggermente superiore alle stime precedenti, e stima di raggiungere circa 9 miliardi di euro entro il 2030. L’EBITDA atteso per il 2030 è di almeno 3,6 miliardi di euro. Secondo la CNBC, gli analisti di Citi hanno giudicato tali previsioni inferiori alle loro stime di crescita, ritenendole un segnale di cautela da parte del management. Il forte calo in borsa riflette la delusione del mercato verso prospettive considerate troppo prudenti.
Durante l’evento sono state mostrate le caratteristiche tecniche del nuovo modello, confermando che la potenza sarà di oltre 1000 CV e l’autonomia di oltre 530 km. Ferrari afferma che raggiungerà i 100 km/h in 2,5 secondi e una velocità massima di 310 km/h. Sotto la carrozzeria del nuovo modello troviamo un pacco batteria da 122 kWh con una densità energetica di 195 Wh/kg a livello di pacco e 305 Wh/kg a livello di cella. Il primo EV del cavallino rampante sarà inoltre dotato di un’architettura elettrica da 800 volt che supporta la ricarica rapida in corrente continua da 350 kW.