Il noto giornalista Pierluigi Bonora nelle scorse ore ha fatto molto rumore con il suo scoop secondo cui Stellantis sarebbe in trattativa con investitori arabi per la cessione di Maserati con il gruppo che avrebbe anche offerto Alfa Romeo e lo stabilimento di Cassino. Agli investitori però interesserebbe solo Maserati mentre Stellantis spingerebbe per sbarazzarsi anche della casa automobilistica del biscione. Questo in quanto Maserati garantirebbe maggiore marginalità rispetto ad Alfa e quindi sarebbe un investimento più appetibile. Ricordiamo che comunque si tratta appunto di voci e non vi sono conferme ufficiali da parte del gruppo. Se queste voci dovessero risultare veritiere ecco che alcune cose accadute di recente potrebbero iniziare ad avere un significato diverso. Ci riferiamo in particolare al rinvio del debutto delle nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio.
Il mancato debutto delle nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio ha a che fare con le voci di cessione del brand uscite nelle scorse ore?
Come messo in evidenza dal giornalista Emiliano Perucca Orfei in un video nel suo canale di YouTube questa mattina, ci potrebbe essere un legame tra il mancato lancio delle nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio e queste voci che vorrebbero Stellantis in trattativa per cedere sia Maserati che Alfa. Dunque non si tratterebbe solo di un problema relativo all’implementazione di motori termici nella gamma delle due auto che inizialmente dovevano essere solo elettriche come si era detto fino ad oggi. Come ribadisce lo stesso Perucca Orfei, lo stop al lancio potrebbe invece derivare dall’esigenza di salvaguardare la trattativa evitando di portare sul mercato nuove auto in attesa di capire come si evolverà la situazione.
Ricordiamo che le nuove Alfa Romeo Giulia e Stelvio dovevano debuttare rispettivamente nel 2025 e nel 2026 ed invece ci sarà un rinvio non ancora precisato ma probabilmente di qualche anno. Ovviamente l’ipotesi araba rimane un qualcosa di remoto a nostro avviso alla fine sarà un’altra la soluzione per Maserati e Alfa Romeo che magari potrebbero unirsi alla Ferrari in un polo del lusso invocato da molti.