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Von der Leyen ascolta John Elkann e Antonio Filosa: “Si alla neutralità tecnologica, alle auto made in Europa e alle E-Car”

Ursula von der Leyen dice si all’idea di John Elkann e di Antonio Filosa, di favorire la produzione di auto piccole a prezzi contenuti

Antonio Filosa e John Elkann

Nel discorso annuale sullo Stato dell’Unione al Parlamento europeo, Ursula von der Leyen ha mostrato apertura verso le richieste dell’industria automobilistica. La presidente della Commissione ha accolto l’idea, sostenuta da John Elkann e dallo stesso Antonio Filosa, di favorire la produzione di auto piccole e a prezzi contenuti, ispirate al modello delle kei-car giapponesi. Ha sottolineato che milioni di cittadini europei desiderano veicoli accessibili e che l’Europa dovrebbe investire in questo segmento, sia per il mercato interno che per rispondere alla crescente domanda mondiale. Per questo nascerà l’iniziativa “Small Affordable Cars” in collaborazione con l’industria.

John Elkann e Antonio Filosa avevano ragione: von der Leyen apre alle E-Car, alla neutralità tecnologia e alle auto made in Europa

“La presidente della Commissione ha ribadito: ‘Credo che l’Europa debba avere la sua E-Car’, spiegando che ‘E sta per ecologica: pulita, efficiente e leggera. E sta per economica: accessibile a tutti. E sta per europea: prodotta in Europa, con catene di fornitura europee’. Ha poi avvertito: ‘Non possiamo lasciare che Cina e altri conquistino questo mercato. Il futuro è elettrico e l’Europa ne farà parte. Il futuro dell’auto – e le auto del futuro – deve essere costruito in Europa’, sottolineando la necessità di investire nella produzione locale e nelle tecnologie sostenibili.”

Parlando ancora di automotive, von der Leyen ha menzionato due punti chiave: una “maggiore flessibilità per i costruttori nel raggiungere gli obiettivi del 2025”, grazie a un nuovo meccanismo che modulerà le sanzioni per chi supera i limiti di emissioni, e ha ricordato che è “in via di preparazione la revisione del 2035 nel rispetto della neutralità tecnologica”. Ciò anticipa alla fine del 2025 la clausola di revisione sullo stop ai motori a combustione interna. Ha poi citato i “dialoghi strategici con settori chiave” per garantire “meno burocrazia, meno sovrapposizioni, regole meno complesse” e tutelare l’occupazione. Anche questi concetti erano stati messi in evidenza nelle scorse settimane dal presidente di Stellantis John Elkann e solo pochi giorni fa dal nuovo Ceo Antonio Filosa.

Ursula Von der Leyen

Insomma pare proprio che l’Unione Europea inizi a tornare sui suoi passi optando per seguire i consigli degli addetti ai lavori che già da tempo dicono che quanto previsto dall’UE avrebbe causato grossi problemi. I recenti contatti con John Elkann risalenti alle scorse settimane sembrano iniziare a sortire i primi effetti. Si spera naturalmente che le cose possano finalmente volgere al sereno per l’industria auto europea che dovrà rimboccarsi le maniche per far fronte agli attacchi provenienti dalle case automobilistiche cinesi pronti a far man bassa del mercato con le loro auto super convenienti.