in

Stellantis, il CEO Filosa: “L’Europa si muova per l’auto, chiediamo flessibilità”

Il nuovo CEO di Stellantis spinge per una revisione generale della politica europea sull’auto

Antonio Filosa - Stellantis

Il nuovo CEO di Stellantis, Antonio Filosa, ha dichiarato in un’intervista a Il Sole 24 Ore: «Il piano Italia rappresenta un impegno di grande rilevanza, fortemente voluto dal presidente Elkann con determinazione e in modo costruttivo, insieme a Jean-Philippe Imparato». Filosa, che guida la società da meno di tre mesi ma fa parte del Gruppo dal 1999, ha poi sottolineato l’importanza di passare rapidamente dalle parole ai fatti: «Il confronto strategico è prezioso, tuttavia adesso serve agire con la massima tempestività. Non possiamo permetterci ulteriori rinvii».

Antonio Filosa: il CEO di Stellantis chiede all’Europa un sistema più flessibile e più vicino alle esigenze reali

La proposta punta a realizzare «un sistema flessibile e vicino alle esigenze reali», basato su neutralità tecnologica, propulsioni ibride e range extended, incentivi per rinnovare il parco auto e supercredit per e-car e city car. «I volumi – spiega Filosa – arriveranno con i lanci dei nuovi modelli». Si fa riferimento alla nuova Jeep Compass prodotta a Melfi, insieme ai veicoli sviluppati sulla piattaforma Stla Medium, e alla Fiat 500 ibrida in arrivo a Mirafiori. Nei piani futuri anche la Nuova Fiat Panda, che sarà assegnata allo stabilimento di Pomigliano, accanto ai modelli realizzati sulla piattaforma Stla Small.

«Prima della pandemia, il mercato auto europeo contava circa 18 milioni di immatricolazioni, oggi non raggiunge quota 15 milioni. In cinque anni sono andati persi tre milioni di veicoli, l’equivalente dei mercati italiano e spagnolo insieme», evidenzia il manager. Per questo, Filosa ritiene prioritario intervenire nel comparto dei veicoli commerciali leggeri, spiegando che «occorre estendere da tre a cinque anni il periodo su cui si calcola la media delle emissioni di CO2 per i costruttori». «L’obiettivo – conclude – è introdurre un sistema di offset credits per le case automobilistiche, che premi i motori elettrificati, gli investimenti in infrastrutture, le iniziative a supporto della filiera e i progetti per il rinnovo del parco circolante».

antonio filosa stellantis

«Secondo la nostra visione – spiega Filosa – occorrerebbe creare una nuova categoria di veicoli, ispirata al modello delle Kei-car giapponesi. Sarebbe una strategia di lungo periodo estremamente interessante. In questo modo l’Europa potrebbe affrontare anche il tema dell’accessibilità economica, grazie a un pacchetto di misure che includa super crediti per le piccole auto elettriche a batteria (Bev), incentivi legati all’ecoscore e iniziative mirate al rinnovo del parco circolante».