Il gruppo Stellantis si prepara a voltare pagina nello storico impianto di Douvrin, nel dipartimento francese del Pas-de-Calais. Secondo quanto riportato da fonti vicine all’azienda a Reuters, la produzione di motori a combustione interna, diesel nel dettaglio, sarà interrotta nei prossimi mesi, segnando un passaggio chiave nella strategia di transizione elettrica del colosso automobilistico.
La decisione di Stellantis, seppur annunciata da tempo, segna una svolta epocale per lo stabilimento fondato negli anni ’60, noto per la produzione di propulsori termici utilizzati su una vasta gamma di veicoli di PSA e, successivamente, di Stellantis. La graduale dismissione delle linee di produzione è legata all’obiettivo del gruppo di investire sempre più sull’elettrificazione e, in particolare, nello sviluppo della gigafactory ACC situata nelle immediate vicinanze del sito.
Un portavoce dell’azienda ha confermato l’intenzione di cessare gradualmente le attività legate ai motori tradizionali per favorire la riconversione industriale e ha rassicurato che sarà trovata una ricollocazione interna per tutti i dipendenti coinvolti. Una situazione che era preoccupante prima, lo è ancora, ma con le dovute cautele e garanzie per i lavoratori.
Attualmente, lo stabilimento impiega ancora circa 350 lavoratori. Durante un incontro del Comitato Sociale ed Economico (CSE), tenutosi questa mattina, Stellantis ha comunicato ufficialmente l’intenzione di interrompere la produzione del motore diesel attualmente assemblato nello stabilimento a partire da novembre 2025. La seconda unità, un motore a benzina, continuerà ad essere prodotta fino al 2026, ma con un ritmo sensibilmente ridotto rispetto agli anni precedenti.
Questa riconversione rappresenta un tassello fondamentale nella roadmap verso un futuro sempre più zero emissioni, in linea con gli obiettivi ambientali europei e le strategie industriali del gruppo Stellanti, da tempo a caccia dell’equilibrio più “sano” tra innovazione elettrificata e aggiornamento dei motori tradizionali dei suoi marchi. Anche se la chiusura della produzione termica segna la fine di un’era, il sito di Douvrin potrebbe trovare una nuova centralità nell’ambito dell’e-mobility, diventando un nodo cruciale della catena di approvvigionamento per la mobilità elettrica nel cuore dell’Europa.