BYD rafforza la propria presenza in Europa puntando su dirigenti con esperienza consolidata nel settore automotive. In Germania, mercato strategico per la crescita del marchio cinese, è stato nominato Lars Bialkowski come nuovo responsabile: ex CEO di Stellantis Germania, ha maturato competenze anche in Renault e Nissan. A supporto della rete tedesca sono recentemente entrati anche Patrick Schulz, ex SAIC, come direttore vendite, e Kai Schröder, ex Hyundai, per l’espansione della rete. La strategia si estende anche ad altri Paesi: in Italia, il responsabile Alessandro Grosso proviene da FCA, mentre in Spagna e Portogallo Alberto de Aza e Daniele de Leonardis hanno lasciato Stellantis nel 2024 per ruoli chiave in BYD Europe.
BYD ingaggia altri dirigenti da Stellantis per rafforzare la propria presenza in Europa
Nel dicembre 2024, Maria Grazia Davino è entrata a far parte di BYD Europe, in qualità di Regional Managing Director per i mercati di Germania, Austria, Polonia, Svizzera, Repubblica Ceca, Ungheria e Slovacchia. Dopo aver trascorso molti anni in Fiat, è stata responsabile di Stellantis nel Regno Unito prima di lasciare il suo incarico. Il celebre gruppo europeo, noto per il suo elevato fatturato fin dall’epoca del suo ex leader, Carlos Tavares, sta facendo felici i suoi concorrenti, e in particolare BYD, che punta ad affermarsi stabilmente in Europa.
I dati recenti mostrano i primi segnali di successo per il produttore cinese nel Vecchio Continente: per la prima volta, nell’aprile 2025, BYD ha venduto in Europa più veicoli elettrici di Tesla. Il recente lancio della Dolphin Surf, una nuova city car elettrica con un prezzo inferiore ai 20.000 euro, dovrebbe contribuire alla crescita delle vendite di BYD in Europa. E per coronare il tutto, l’azienda ha anche annunciato l’apertura della sua sede centrale europea a Budapest, in Ungheria, che includerà anche un centro di ricerca e sviluppo specializzato in tecnologie di elettrificazione e intelligenza artificiale.
BYD ha annunciato l’apertura della sua nuova sede centrale europea a Budapest, in Ungheria. Oltre agli uffici principali, la struttura includerà un centro di ricerca e sviluppo dedicato alle tecnologie di elettrificazione e intelligenza artificiale. Un passo strategico che si affianca all’avvio della produzione locale: entro la fine del 2025, infatti, inizierà l’assemblaggio delle auto BYD nello stabilimento ungherese di Szeged. Questa mossa permetterà all’azienda cinese di evitare i dazi imposti sulle auto elettriche importate dalla Cina, rendendo i propri modelli più competitivi sul mercato europeo grazie a prezzi più accessibili per i consumatori del Vecchio Continente.