Antonio Nicolosi, segretario generale nazionale di Unarma, ha spiegato in esclusiva a ClubAlfa le ragioni della denuncia in merito alla presunta inadeguatezza operativa delle nuove autovetture Alfa Romeo Tonale come auto di pattuglia. “Non ce l’abbiamo con l’auto, vogliamo solo capire se è sicura per il nostro lavoro” ha dichiarato il numero uno di Unarma.
Ecco cosa ci ha detto Antonio Nicolosi sulla denuncia contro Tonale
Come nasce la decisione di presentare questa denuncia?
«La decisione nasce dalle numerose segnalazioni ricevute da colleghi sul campo. Vogliamo chiarire subito: non abbiamo nulla contro la Tonale come autovettura in sé – anzi, magari avercela per uso privato. Il problema è che riteniamo non sia adatta per il servizio di pronto intervento. È un SUV, non una vettura progettata per questo tipo di impiego. Non è una critica all’auto, ma alla sua idoneità in un contesto operativo così delicato.»
Ci sono state modifiche ai veicoli in dotazione?
«Sì, le auto sono state modificate per adattarle al servizio: sono blindate, quindi più pesanti. A volte vengono montate ruote più piccole, e ci sono altri cambiamenti che – secondo chi le guida – le renderebbero meno sicure. Abbiamo presentato una denuncia non contro Stellantis, ma per chiedere alla magistratura di verificare. Ci sono stati diversi casi di ribaltamento di queste vetture in servizio. O tutti i colleghi sono diventati improvvisamente incapaci alla guida – cosa che non crediamo – oppure c’è qualcosa che non va nella tenuta di strada.»
Avete segnalazioni specifiche di incidenti che hanno coinvolto Tonale?
«Abbiamo ricevuto segnalazioni, anche gravi. Una email riportava che un collega sarebbe finito in coma dopo un ribaltamento durante un intervento d’urgenza, anche se non abbiamo potuto verificare direttamente la notizia. Sappiamo però che in Sicilia, c’è stato un altro incidente simile di recente sempre con la Tonale. Non possiamo indagare direttamente, non è compito del sindacato: il nostro ruolo è raccogliere le segnalazioni dei colleghi e trasmetterle alle autorità competenti.»
La decisione del sindacato è stata condivisa da tutti?
«Assolutamente sì. Nessuno si è opposto alla denuncia. Alcuni hanno fatto le solite battute nostalgiche – “non ci sono più i carabinieri di una volta” – ma nessuno ha difeso l’uso della Tonale in quel contesto. Al contrario, sulla Giulia abbiamo ricevuto solo feedback positivi: è una macchina eccellente per il servizio. La critica riguarda solo la tipologia del veicolo.»
Come rispondete a chi dice che si poteva evitare una denuncia e trovare una soluzione più diplomatica?
«Noi ci abbiamo provato. Ma a fronte di rassicurazioni generiche e test favorevoli, non è cambiato nulla. Non possiamo semplicemente chiedere di rivedere la blindatura o gli ammortizzatori. Presentare la denuncia contro Tonale era l’unico modo per sollevare un problema che riguarda la sicurezza dei colleghi. Se la magistratura o i tecnici stabiliranno che tutto è in regola, ne saremo felici. L’importante è garantire che chi lavora per la sicurezza pubblica lo faccia con mezzi adeguati.»
Cosa pensate del comunicato di Alfa Romeo che difende la sicurezza della Tonale?
«Non abbiamo motivo di dubitare della buona fede di Stellantis. È giusto che difendano il loro prodotto. Ma noi non siamo tecnici, non possiamo stabilire se la Tonale modificata sia davvero sicura per l’uso operativo. Proprio per questo abbiamo chiesto un’indagine approfondita.»
Avete in mente ulteriori iniziative dopo la denuncia?
«Ora attendiamo gli sviluppi da parte dell’autorità giudiziaria. Se la denuncia verrà archiviata o non si procederà con verifiche, valuteremo il da farsi. Ma ci serve una risposta: se la Tonale modificata è adatta al servizio, bene. Altrimenti, qualcuno dovrà assumersi la responsabilità.»
Vuole aggiungere qualcosa per chi ci legge?
«Solo che non c’è nessuna crociata contro la Tonale. Il messaggio è stato un po’ distorto da titoli ad effetto. Noi chiediamo solo chiarezza per tutelare la sicurezza dei nostri colleghi. Se verrà accertato che le modifiche non compromettono l’affidabilità del veicolo, saremo i primi ad esserne contenti.»