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FCA in BORSA: analisi, notizie, mercati (14-18 gennaio)

In bilico il Piano di investimenti FCA per l’Italia, ma il titolo guadagna in Borsa

Fca in Borsa guadagni del titolo

Buona settimana quest’ultima per le Borse mondiali e per l’indice Ftse Mib della Borsa di Milano che si sta avvicinando ai 20.000 punti trainato dalla discesa dello spread Btp-Bund sotto i 250 punti base. Se ne avvantaggia ovviamente anche il titolo FCA che consolida sopra i 14 euro proseguendo con calma al rialzo in direzione dei 15 euro: 14,75 la chiusura di venerdì.

Grafico titolo FCA in Borsa (ottobre 2018-gennaio 2019)

La notizia più importante uscita in settimana su FCA riguarda la possibile revisione del Piano di investimenti da 5 miliardi di euro dedicato all’Italia a causa dell’introduzione dell’eco-tassa da parte del Governo, con i conseguenti segnali di allarme dal fronte sindacale.

FCA: con l’ecotassa va rivisto il Piano di investimenti per l’Italia

Hanno destato scalpore ad inizio settimana le dichiarazioni dell’amministratore delegato di FCA, Mike Manley, per il quale con uno scenario cambiato per via dell’introduzione in Italia di un eco-tassa sull’acquisto di veicoli inquinanti, andrà rivisto anche il Piano di investimenti da 5 miliardi di euro di Fiat Chrysler Automobiles annunciato lo scorso 30 novembre.

Secondo la Fim-Cisl, che si è immediatamente mossa in difesa dei lavoratori, a fronte di un Gruppo con oltre 80 mila dipendenti (considerando anche Cnhi) e un indotto di oltre 150mila addetti, il Governo mette a rischio oltre 100 mila posti di lavoro in Italia con questa legge.

I modelli (tutti di fabbricazione estera) che secondo la Fim-Cisl saranno favoriti dall’eco-tassa sono: tra le auto elettriche, due modelli per Citroen (C Zero, E Mehari), Hyundai (Ioniq, Nuova Kona), Nissan (Leaf, Evalia), Peugeot (iON, Tepee), Volkswagen (eGolf, eUp) più le Smart Eq for-two e for-four; e uno ciascuno per Bmw (i3), Kia (Soul), Mitsubishi (i Miev), Renault (Zoe) e Tesla (model 3). Tra le auto ibride, invece, verranno favoriti tre modelli Kia (Niro Phev, Optima, Optima SW), due modelli Bmw (serie 2, serie 5) e Toyota (prius plug-in, prius full Hybrid), la Mini Countryman e un modello di Hyundai (Ioniq), Mercedes (GLC) e Mitsubishi (Outlander).

Al contrario, sempre secondo la Fim-Cisl, i modelli del Gruppo FCA che saranno penalizzati dall’ecotassa sono 14, tutti prodotti in Italia (a Cassino, Grugliasco, Modena, Melfi e Mirafiori). Si tratta di nove modelli Maserati (Ghibli B, 4 p B, Gran Turismo B, Gran Cabrio B, Ghibli D, 4 p D, Levante, Gran Turismo D, Gran Cabrio D), una Renegade (2000 diesel), una 500 X (2000 diesel), una Giulietta (1.4 B), una Giulia (2.0 B) e una Stelvio (B).

Focus sui mercati FCA nel 2018: EUROPA

Nell’intero 2018 il Gruppo FCA ha immatricolato in Europa oltre 1,021 milioni di veicoli, chiudendo l’anno con una quota di mercato del 6,5%; sono quasi 61mila le immatricolazioni effettuate in dicembre, per una quota pari al 5,9%.

il 2018 si è rivelato un anno eccezionale in Europa per il marchio Jeep, che ha aumentato le vendite del 55,6% raggiungendo la quota dell’1,1% rispetto allo 0,7% del 2017 ed anche per la Fiat 500 che ha immatricolato quasi 194mila unità (+1,3% rispetto al 2017) ottenendo così il record assoluto di vendite in un anno.

Appare preoccupante però il calo di vendite rispetto al 2017 dei marchi Fiat, Lancia ed Alfa Romeo, nonostante un mercato europeo che ha mantenuto gli stessi livelli di immatricolazioni dello scorso anno.

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