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Ferrari: per Jean Todt nel 2018 sono mancate “piccoli dettagli”

L’attuale numero uno della FIA ritiene che quest’anno al cavallino rampante siano mancate solo piccoli dettagli per la vittoria

Jean Todt

Il presidente della FIA ed ex numero uno della Ferrari, Jean Todt, ha spiegato che, nonostante il forte pacchetto complessivo della squadra italiana, quest’anno al cavallino rampante sono mancati “piccoli dettagli” per superare Mercedes in questa stagione. La Ferrari in realtà ha guidato entrambi i campionati nella prima metà della stagione e sembrava davvero che fosse diventata la favorita per la vittoria finale. Dopo la pausa estiva, tutto è cambiato. Hamilton e Mercedes hanno iniziato a vincere gara dopo gara, e hanno raggiunto e superato la Ferrari. Non hanno mai veramente guardato indietro e hanno navigato verso entrambi i campionati.

“Vincere cinque volte di seguito i campionati costruttori e piloti, so quanto possa essere difficile,” ha detto Todt, che ha vinto cinque volte consecutive con Ferrari tra il 1999 e il 2004. “È stata una dura competizione con la Ferrari e a volte anche con la Red Bull. Noi della FIA avremmo preferito avere 10 vincitori diversi in questi anni, ma sappiamo che ciò è difficile non solo in Formula 1 ma in qualsiasi altro sport”. Todt ritiene inoltre che la morte improvvisa dell’amministratore delegato della Ferrari Sergio Marchionne a luglio abbia avuto un grande impatto sulla squadra, dato che la loro forma è andata a peggiorare proprio nei mesi successivi.

“Parlando della Ferrari vorrei parlare di Sergio Marchionne. “E ‘stata una morte molto triste e inaspettata e lui era un leader forte, amava quello che stava facendo, ma il suo cuore era con il cavallino e la F1. “Era così desideroso di vedere la Ferrari ai massimi livelli ma mancavano solo piccole cose. Per quanto riguarda le critiche ricevute da Sebastian Vettel, Todt ritiene che le esplosioni emotive che Vettel ha avuto in numerose occasioni durante la stagione siano qualcosa che non è fuori dall’ordinario.

Todt e Marchionne

“Abbiamo tutti le nostre emozioni ed è così facile giudicare così senza alcuna pressione specifica”, ha spiegato. “Ma devi anche immedesimarti nella difficile posizione del pilota tedesco. Sarò sempre molto cauto prima di giudicare o criticare qualcuno, è un lavoro duro. La Formula 1 crea emozioni e talvolta crea polemiche, è bello in ogni tipo di sport che ci siano polemiche. Fa parte del gioco.”

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