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Alfa Romeo: nel 2020 a Cassino arriva un modello ibrido?

Secondo indiscrezioni nel 2020 a Cassino potrebbero arrivare due nuove auto di Alfa Romeo e una di queste potrebbe essere ibrida

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Il prossimo 29 novembre al Lingotto di Torino si terrà un importante incontro tra i vertici di Fiat Chrysler Automobiles e i rappresentanti delle maggiori sigle sindacali. Molto probabilmente i dirigenti del gruppo italo americano con in testa il numero uno Mike Manley e il responsabile dell’area EMEA Pietro Gorlier riveleranno quelle che sono le intenzioni del gruppo per quanto riguarda gli stabilimenti italiani nei prossimi anni. Grande attesa c’è da parte dei lavoratori e dei loro rappresentanti desiderosi di conoscere il loro futuro. Tra gli stabilimenti che maggiormente aspettano notizie vi è Cassino, dove attualmente vengono prodotte le auto di Alfa Romeo. 

Secondo le ultime indiscrezioni provenienti da ambienti vicini a Fiat Chrysler, il 29 novembre Mike Manley e soci diranno che per il 2019 a Cassino non ci saranno novità. Questo significa che il prossimo anno il ricorso alla cassa integrazione nello stabilimento in cui vengono prodotte Alfa Romeo Stelvio, Giulia e Giulietta potrebbe essere ancora più massiccio di quello del 2018. Successivamente però le cose dovrebbero cambiare radicalmente per la fabbrica di Piedimonte San Germano. Infatti ci sono buone possibilità che nel 2020 l’impianto ciociaro possa essere protagonista di ben due novità. Si tratterebbe insomma di due nuovi modelli, uno dei quali sarebbe un veicolo ibrido. 

Questo significa che nei prossimi mesi il sito produttivo verrebbe messo nelle condizioni di poter realizzare un modello dotato di una simile tecnologia. Non è chiaro di quali modelli si possa trattare. Si ipotizza però che uno dei due modelli potrebbe essere il suv compatto. L’ibrido invece potrebbe essere Alfa Romeo GTV. Ovviamente al momento si tratta di semplici indiscrezioni che però il prossimo 29 novembre potrebbero trovare conferma con l’incontro tra sindacati e vertici di FCA che dovrebbe finalmente fare il punto della situazione dopo l’annuncio del piano industriale dello scorso 1 giugno al quale è seguito il silenzio assoluto. 

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