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Alfa Romeo: Imparato chiede ai politici di non pensare ai nomi ma a salvare l’industria automobilistica

Imparato esorta i politici a pensare meno ai nomi e più a come salvare l’industria dell’auto

Alfa Romeo Imparato

Nel corso di un’intervista rilasciata al magazine inglese Autocar il numero uno di Alfa Romeo l’amministratore delegato Jean Philippe Imparato è tornato a parlare della questione relativa al cambio di nome del SUV Alfa Romeo Milano diventanto Alfa Romeo Junior. il CEO francese ha rivelato che la decisione è stata presa in meno di 24 ore. Nonostante il parere dei legali, secondo cui il nome non violava nessuna legge, la decisione della casa automobilistica del Biscione sarebbe arrivata per evitare che le polemiche politiche sul nome di questo modello potessero continuare per settimane.

Imparato esorta i politici a pensare meno ai nomi e più a come salvare l’industria dell’auto

Parlando con Autocar Imparato però ha esortato i politici di tutta Europa piuttosto che a pensare ai nomi delle auto a concentrare le loro attenzioni su come salvare l’industria dell’auto nel nostro continente dove al momento trovano lavoro circa 12 milioni di persone i cui posti sono a rischio a causa dell’incombente minaccia rappresentata dalle case automobilistiche cinesi pronte ad invadere il mercato con le loro auto low cost. “Ogni volta che un concorrente extra europeo raggiunge l’1 per cento della quota di mercato, c’è un punto interrogativo su una fabbrica in Europa, con 10 punti di quota di mercato, i dubbi riguardano 10 stabilimenti” ha dichiarato il responsabile della casa automobilistica milanese.

Alfa Romeo - Imparato

Questo secondo Imparato è molto preoccupante perchè in una fabbrica ci lavorano migliaia di dipendenti senza nemmeno considerare i fornitori e questo alla lunga potrebbe essere un grosso problema per l’industria auto del nostro continente, problema su cui il mondo politico si dovrebbe concentrare piuttosto che su questioni di importanza relativa come può essere appunto quella relativa al nome di un SUV come nel caso di Milano diventanto nel giro di 24 ore Alfa Romeo Junior. Vedremo dunque se il suo appello sarà ascoltato.

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