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Fiat 600 in Polonia e Fiat Topolino in Marocco: Montezemolo non si capacita

A Quarta Repubblica Montezemolo ha offerto una visione cupa del futuro dell’automotive

Montezemolo

Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente della Ferrari, ha recentemente rilasciato dichiarazioni significative riguardo alla crisi che affligge Fiat e Stellantis, intervenendo come ospite negli studi di Quarta Repubblica. Sottoposto all’interrogatorio di Nicola Porro sulla situazione del settore automobilistico italiano, Montezemolo ha offerto una visione cupa del futuro.

A Quarta Repubblica Montezemolo ha offerto una visione cupa del futuro dell’automotive

Durante l’intervista, Montezemolo ha dipinto un quadro poco incoraggiante, evidenziando le sfide e le difficoltà che il settore automobilistico italiano sta affrontando attualmente. Le sue parole hanno riflettuto un’analisi lucida della situazione, mettendo in luce le problematiche e i rischi che potrebbero minacciare il futuro delle marche automobilistiche italiane.

L’intervento di Montezemolo suggerisce un’atmosfera di preoccupazione e incertezza per il settore automobilistico italiano, lasciando intravedere una fase difficile e piena di sfide che attende Fiat e Stellantis. Le sue osservazioni potrebbero gettare ulteriori riflessioni sulle strategie e sulle azioni necessarie per affrontare le difficoltà attuali e garantire un futuro sostenibile per l’industria automobilistica italiana.

“Un anno fa”, ha detto Montezemolo, “ho dichiarato di avere una sorta di allergia al concetto di una Ferrari elettrica. Purtroppo, la situazione attuale conferma in larga misura le mie preoccupazioni. Le decisioni cruciali riguardanti il settore automobilistico italiano vengono ora prese a Parigi. Si registra una tendenza preoccupante: l’Italia si colloca al settimo posto in Europa per la produzione di automobili, posizionandosi dietro paesi come la Slovacchia e la Spagna, oltre che naturalmente la Germania e la Francia. Ci troviamo a produrre vetture simili a quelle della Romania e a essere superati anche dall’Ungheria. Questo scenario è emerso dalla nascita di Stellantis.”

Montezemolo ha ribadito le sue critiche riguardo alla decisione di produrre iconiche auto italiane all’estero, confermando quanto aveva già espresso in precedenza a La7. Ha evidenziato il paradosso che vede la Fiat 600, un’icona dell’industria automobilistica italiana, essere prodotta in Polonia mentre le fabbriche italiane come Mirafiori si trovano in cassa integrazione. Questa situazione, secondo Montezemolo, rappresenta un’allarmante deindustrializzazione del Paese. Ha poi sottolineato che anche la Fiat Topolino viene prodotta in Marocco, esprimendo preoccupazione per il rischio di perdere non solo gli stabilimenti, ma anche i fornitori medio e medio-piccoli che contribuiscono all’artigianalità del settore.

Montezemolo ha espresso una visione pessimistica del futuro, sottolineando la mancanza di prospettive positive nel breve termine. Ha evidenziato la necessità di attrarre altri produttori per aumentare la produzione, ma ha anche sollevato interrogativi riguardo alla produzione delle auto italiane all’estero. Ha criticato l’assenza di un progetto industriale chiaro per il Paese, evidenziando la mancanza di incentivi mirati a chi produce in Italia. Questo scenario lascia aperte molte incertezze sul futuro del settore automobilistico italiano.

Montezemolo ha evidenziato la mancanza di un programma chiaro e definito per il settore automobilistico italiano, sottolineando il silenzio eccessivo sia dal mondo sindacale che dal governo. Ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla vendita di importanti industrie come la Marelli, evidenziando un cambiamento rispetto al passato, quando c’era una maggiore attenzione e partecipazione alle questioni industriali. Ha chiesto al sindacato e al governo di richiedere a Stellantis un chiarimento sul progetto industriale per l’automobile in Italia e di attrarre investimenti esteri per il settore. Ha rilevato che, nonostante la produzione di auto all’estero fosse già presente anche in passato, ora non è accettabile che l’Italia si trovi al settimo posto in Europa come Paese produttore di auto. Ha enfatizzato la necessità di ottenere chiarezza e precisione riguardo ai piani futuri del settore automobilistico italiano.

Montezemolo

Montezemolo ha anche detto che l’Avvocato, come viene affettuosamente chiamato Giovanni Agnelli, avrebbe probabilmente espresso disaccordo riguardo alla vendita di importanti industrie come la Fiat, seguendo una linea simile a quella di Marchionne che, sebbene propenso agli accordi, era contrario alla cessione. Agnelli aveva pubblicamente dichiarato di non voler mai vendere la Fiat. Montezemolo ha chiuso il discorso dedicando un pensiero alla Ferrari, una delle sue più grandi fonti di orgoglio, ricordando i 24 anni trascorsi alla guida della casa automobilistica, i 19 campionati del mondo vinti, e le preziose esperienze con Enzo Ferrari e Michael Schumacher, sottolineando l’importanza della Ferrari, della sua fabbrica, della sua gente e della regione Emilia Romagna.

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