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Stellantis investe ancora in Francia come dimostra l’operazione con 2L Logistics

Mentre negli USA e in Italia protagonisti sono i tagli Stellantis intensifica i suoi investimenti in Francia

Stellantis

Stellantis continua ad intensificare le sue strategie di acquisizione in Francia. Dopo l’annuncio dell’investimento in Tiamat specializzato nella tecnologia delle batterie agli ioni di sodio, il gruppo automobilistico guidato dal CEO Carlos Tavares ha avviato trattative per l’acquisto di una quota di maggioranza di 2L Logistics.

Stellantis intensifica i suoi investimenti in Francia

La 2L Logistics, oggetto di interesse da parte di Stellantis, è uno dei principali protagonisti nel settore della logistica automobilistica, gestendo oltre 300 convogli di bisarche e disponendo di 12.000 posti di stoccaggio. Fondata nel 2012, questa entità unisce diverse società, tra cui SETL Maire, SETL OZ1, DVTA, Rotalys, Logiback, 2B Automotive, 2L Rodano-Alpi e Trasporti Marzat.

Stellantis nel comunicato ha scritto che questa acquisizione apporterà ulteriore capacità e flessibilità per migliorare la soddisfazione del cliente. Ciò consentirà a 2L Logistics di continuare il suo sviluppo, mantenendo al contempo la sua dedizione nei confronti dei clienti storici attuali. Si prevede che la transazione sia completata entro la fine del primo trimestre del 2024.

L’ingresso nel capitale di 2L Logistics rivela chiaramente l’intenzione del Gruppo di rientrare come parte attiva nel processo logistico. La concentrazione delle operazioni dell’azienda di Carlos Tavares all’interno della Francia diventa ancora più evidente con questa mossa. Sembra dunque una strategia opposta a quella relativa alle attività italiane dove invece si registra una riduzione del personale e alcuni tagli negli stabilimenti del gruppo oltre alla messa in vendita di Grugliasco.

Stellantis logo

Lo stesso del resto sta avvenendo anche negli Stati Uniti dove di recente è stata annunciata una riduzione del personale negli stabilimenti di Stellantis nel paese. In sintesi, se si elencano gli investimenti pianificati oltre le Alpi e si considerano le recenti iniziative appena annunciate, emerge un certo favoritismo nei confronti delle aziende francesi. Questa preferenza sembra penalizzare notevolmente il panorama delle terze parti nel settore della componentistica, che è emerso nel corso degli anni intorno alle origini di Fiat, iniziando con Magneti Marelli, il quale attualmente attraversa un periodo piuttosto difficile.

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