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Fiat 1500: in Argentina si festeggiano i 60 anni della vettura

Fiat 1500 fu commercializzato tra il 1963 ed il 1972, venne consegnato nelle versioni berlina, coupé, station wagon e pick-up

Fiat 1500

Il marchio Fiat iniziò la sua produzione automobilistica in Argentina nel 1960 con la Fiat 600 e la 1100, una piccola e media cilindrata con carrozzeria a quattro porte e capacità di quattro occupanti. Fino ad allora l’intenzione era quella di rispondere alla domanda di mobilità con veicoli piccoli e a basso consumo per consolidarsi nel segmento entry-level. Ma, nel settembre 1963, la filiale locale della casa automobilistica italiana lanciò sul mercato la Fiat 1500 per coloro che richiedevano un’auto con dimensioni e caratteristiche maggiori.

Nel settembre del 1963 Fiat iniziò la produzione in Argentina di uno dei veicoli più importanti: Fiat 1500

Con questo modello la Fiat debuttava nel segmento delle medie, con un prodotto che non solo offriva più spazio e potenza ma mostrava anche altre pretese. L’espressione “Gran Clase”, che accompagnò il lancio commerciale, era una dichiarazione di principi. Con questa presentazione la gamma del marchio italiano era stata ampliata e diversificata. Per un breve periodo coesistettero i modelli 600, 1100 e 1500, ma pochi mesi dopo venne interrotta la produzione della Fiat 1100. Così, per alcuni anni, l’offerta si concentrò su due soli modelli.

I piani di produzione della Fiat prevedevano 3.000 unità della Fiat 1500 per il 1963, primo anno di produzione. Il processo di nazionalizzazione dei componenti avviato dalla filiale argentina negli anni precedenti permise la nascita del suo nuovo modello con un’elevata integrazione nazionale del 79%.

In Italia era stata presentata nel maggio 1961 nelle versioni con motori 1.300 e 1.500 cc, ma in Argentina si optò per quella di maggiore cilindrata e potenza: 1.481 cc e 80 CV. L’elevato rapporto di compressione di 8,8:1 e i carburatori a doppia gola Weber 28-36 DCD o Solex C28-32 PAIA1 avevano molto a che fare con queste prestazioni. Il monoblocco era in ghisa ferrosa e la testata era in alluminio. Questo grintoso motore venne sviluppato alla fine del 1955 e contemporaneamente al sei cilindri 1800/2100 destinato alle Fiat del segmento superiore. Alcune sue soluzioni, come lo scarico sul lato opposto dell’aspirazione, facilitavano l’aumento della potenza, rendendola un’opzione ideale per sviluppi sportivi.

Fiat 1500

Rispetto alla 1100, la nuova Fiat era quasi 200 millimetri più lunga e aveva un passo di 2.420 millimetri, il che significava un abitacolo confortevole con spazio per ospitare cinque passeggeri. L’ampio bagagliaio offriva una capacità di 400 dm3. Il suo volume è stato ottimizzato alloggiando la ruota di scorta sotto la tappezzeria. La carrozzeria, lunga 4.160 millimetri, presentava tre volumi ben definiti, caratteristici di una berlina a quattro porte. Vista in pianta, la vettura mostrava una curiosa simmetria nel modo in cui erano state risolte le linee che definivano il limite superiore dei parafanghi anteriori e posteriori con il cofano e il portellone del bagagliaio.

Aveva chiaramente guadagnato in termini di aerodinamica riducendo l’area frontale, il che significava una velocità finale più elevata e un consumo di carburante inferiore. Doppi fari anteriori, calandra cromata, pani decorativi longitudinali, anch’essi cromati, e maniglie semi-incassate, erano dettagli che caratterizzavano la nuova berlina. Il gruppo ottico anteriore era funzionalmente distribuito. In condizioni di scarsa illuminazione si accendevano i fari centrali, mentre per le autostrade venivano utilizzati tutti e quattro. I due esterni hanno orientato il fascio luminoso in modo asimmetrico per evitare abbagliamenti.

Fiat 1500

Fiat 1500 introdusse una serie di innovazioni tecniche che la differenziarono dal resto dell’offerta locale. È stata la prima automobile dell’industria nazionale a includere freni a disco anteriori, un importante miglioramento della sicurezza. A questa soluzione si aggiunge, a partire dal 1964, il servofreno “Mastervac”. Un altro dettaglio degno di nota era il cambio a quattro velocità completamente sincronizzato, con un selettore delle marce situato sul piantone dello sterzo.

Fiat 1500

Le prestazioni facevano rendere conto che si trattava di un veicolo con maggiori pretese, la sua velocità raggiungeva i 150 km/he il consumo era di 12,3 km/litro ad una media di 80 km/h. La Fiat media aveva un sistema di sospensioni convenzionale. Davanti, parallelogramma deformabile, barra di reazione inferiore e molle elicoidali superiori, abbinate ad ammortizzatori idraulici telescopici ad azione progressiva e barra stabilizzatrice. La sospensione posteriore era del tipo Hotchkiss, con assale rigido, balestre longitudinali a controfreccia, ammortizzatori idraulici telescopici obliqui e barra stabilizzatrice.

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