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Fiat Chrysler: è ufficiale, Gorlier prende il posto di Altavilla, Wester torna numero uno di Maserati

Mike Manley annuncia la nomina di Pietro Gorlier a nuovo responsabile dell’Area EMEA per Fiat Chrysler, Harald Wester torna in Maserati

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Fiat Chrysler Automobiles

Fiat Chrysler ha annunciato un rinnovato team di gestione sotto il nuovo capo Mike Manley che include la nomina del dirigente veterano Pietro Gorlier a capo delle operazioni europee. Come direttore operativo della regione EMEA, Gorlier manterrà anche il ruolo di numero uno di Mopar, secondo quanto rivelato dal gruppo italo americano in una nota diffusa alla stampa da pochi minuti. Manley, subentrato a luglio alla guida del gruppo dopo la morte di Sergio Marchionne si è impegnato a portare avanti la strategia di Marchionne delineata a giugno per mantenere FCA “forte e indipendente” e un concorrente nella corsa del settore per sviluppare la guida e le auto elettriche. 

Mike Manley annuncia la nomina di Pietro Gorlier a nuovo responsabile dell’Area EMEA per Fiat Chrysler

Sempre oggi Manley ha nominato Harald Wester come nuovo direttore operativo di Maserati. Wester mantiene inoltre il suo ruolo di chief technology officer in FCA. Tim Kuniskis è stato nominato capo del marchio Jeep in Nord America, pur mantenendo il suo ruolo di capo globale di Alfa Romeo. Scott Garberding è stato invece nominato responsabile della produzione globale, mentre Richard Schwarzwald diventa leader globale della qualità.

Harald Wester torna in Maserati mentre Kuniskis si occuperà di Jeep in Nord America

Il ruolo di Gorlier come capo di Magneti Marelli sarà preso da Ermanno Ferrari. Nella sua ultima strategia svelata a giugno, Marchionne aveva promesso di convertire gli impianti italiani per sfornare Alfa Romeo, Jeep e Maserati invece di veicoli meno redditizi sul mercato di massa per preservare posti di lavoro e aumentare i margini. Gorlier dunque avrà il compito di portare avanti questo progetto. 

Mike Manley sfide

Manley e il suo nuovo team hanno grandi responsabilità. Marchionne ha ottenuto quello che molti pensavano impossibile, in particolare per quanto concerne la fusione tra Fiat e Chrysler che all’epoca non godevano di buona salute. Ora è il settimo più grande produttore automobilistico del mondo, è senza debiti ma non senza sfide future. Fiat Chrysler infatti ha tagliato di recente le prospettive di profitto per l’intero anno, accusando una performance più debole del previsto in Cina, un mercato che rappresenta uno dei grattacapi immediati del nuovo CEO.

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