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Stellantis: proteste dei lavoratori a Pomigliano

Proteste allo stabilimento Stellantis di Pomigliano per il trasferimento di 28 dipendenti della Fca services

Stellantis

I lavoratori dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, hanno manifestato ieri davanti ai cancelli della fabbrica per esprimere il loro dissenso verso la decisione dell’azienda di cedere alcuni servizi della Fca services ad un’impresa terza, con il conseguente trasferimento di 28 dipendenti. La protesta è stata organizzata dai sindacati Fim e Fiom, che temono che si tratti del primo passo di una progressiva esternalizzazione di attività che potrebbe mettere a rischio l’occupazione nello stabilimento, dove si producono le Fiat Panda e le Alfa Romeo Tonale.

Proteste allo stabilimento Stellantis di Pomigliano per il trasferimento di 28 dipendenti della Fca services

Alla manifestazione hanno partecipato anche il sindaco di Pomigliano d’Arco, Lello Russo, alcuni esponenti della giunta comunale e il deputato del Pd Marco Sarracino, che hanno espresso la loro solidarietà ai lavoratori e la loro preoccupazione per il futuro industriale del territorio. Il sindaco ha denunciato l’atteggiamento di Stellantis, che ha rifiutato due volte l’invito a un incontro da parte dell’amministrazione comunale. Russo ha dichiarato che i dirigenti del gruppo automobilistico devono capire che non sono i padroni ma sono ospiti e devono rispettare le norme che regolano la comunità e che li ha accolti.

Stabilimento di Pomigliano d'Arco

Il deputato del Pd ha sottolineato che “di fronte ad una vertenza dei lavoratori non c’è colore politico che tenga” e ha aggiunto che “andiamo incontro ad una desertificazione industriale del nostro territorio e per questo noi saremo sempre al fianco dei lavoratori”. I responsabili provinciali di Fim e Fiom, Aniello Guarino e Mario Di Costanzo, hanno spiegato che la società americana dove saranno trasferiti i lavoratori “decida poi il licenziamento degli stessi una volta terminato l’appalto”. “All’interno di questo stabilimento – hanno spiegato – oltre a Fca services ci sono altre società, e non vorremmo che questo sia solo l’inizio di una lunga serie di trasferimenti che porterà via il lavoro dai nostri territori. Per questo chiediamo alle istituzioni di lottare affinché ciò non avvenga, così come avvenuto con Whirlpool”.

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