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Ferrari SF90 Stradale ispirata alla mitica 512M

Ecco una nuova interpretazione del reparto Tailor Made Ferrari, con citazioni dotte.

ferrari sf90 stradale assetto fiorano
Foto da profilo Facebook Ferrari

La Ferrari SF90 Stradale è, al momento, la “rossa” più potente fra quelle in listino. Coi suoi 1000 cavalli segna i riferimenti della specie, sia in accelerazione che sul tempo in pista a Fiorano. Non stupisce, quindi, che un esemplare della specie, con Assetto Fiorano, sia stato vestito con una livrea ispirata a quella della 512 M da gara del 1970, godibile nel video in coda al post.

La connessione cromatica è sancita dalla striscia bianca e blu sull’inconfondibile carrozzeria Rosso Corsa, come sull’esemplare della vecchia Sport di cui prende a prestito i colori. A sottolineare ulteriormente il rapporto ci pensano le eleganti ruote forgiate con finitura in oro opaco, proprio come sul prototipo da gara dei tempi romantici. Il lavoro è stato eseguito con la consueta grazia dal reparto Tailor Made della casa di Maranello, specializzato nella personalizzazione delle “rosse“, per chi non si accontenta dei modelli “standard”.

In questa veste, la Ferrari SF90 Stradale Assetto Fiorano profuma di corse. Una singolarità voluta e ricercata, su un modello che, già di suo, ha l’immagine di una vettura da pista. La potenza del powertrain, come dicevamo, è di 1000 cavalli, frutto della somma dei 780 cavalli a 7500 giri al minuto messi sul piatto dal motore V8 biturbo da 4.0 litri e dei 220 cavalli dei tre cuori elettrici.

Stellari le prestazioni di questa supercar ibrida plug-in, che accelera da 0 a 100 km/h in meno di 2.5 secondi, da 0 a 200 km/h in meno di 6.7 secondi, per lanciarsi a ritmo spedito fino alla velocità massima di oltre 340 km/h. Al vertice la dotazione tecnologica, in un mix fatto di eccellenza sui diversi fronti: meccanica, aerodinamica, elettronica, materiali.

Tutti gli aspetti ingegneristici e passionali sono curati in modo impeccabile, per onorare al meglio una tradizione luminosa, le cui pagine sono state scritte anche dalla vettura cui questa Ferrari SF90 Stradale Assetto Fiorano si ispira nella livrea: la mitica 512 M.

La Sport emiliana nacque come sviluppo della 512 S, le cui alterne prestazioni non avevano esaltato il Drake. La Porsche 917, sua rivale di Stoccarda, aveva smorzato le ambizioni di gloria nel mondiale marche. Per sfruttare i vantaggi delle più permissive norme del 1971, a Maranello decisero di affinare l’insieme. Il fatto che si tratti di una versione evoluta e, soprattutto, modificata, viene messo in risalto dalla lettera M presente nella sigla. Qui la potenza massima erogata dal V12 da 5.0 litri di cilindrata è di 610 cavalli a 9000 giri al minuto, su un peso di 815 chilogrammi (30 meno dello step precedente).

Il debutto agonistico prese forma alla 1000 km di Zeltweg, prova conclusiva della stagione agonistica 1970, con Jacky Ickx e Ignazio Giunti al volante, ma i due patirono un guaio tecnico quando il successo era ormai dietro l’angolo. Si rifecero alla 9 Ore di Kyalami. I cambiamenti regolamentari, però, spinsero la casa di Maranello a lasciare la 512 M in mano ai privati, per focalizzarsi sulla successiva 312. Il palmares dell’auto più grossa ne risentì. Rispetto alla 512 S, la Ferrari 512 M sembrava più secca e squadrata, quindi meno gradevole alla vista, ma era sempre una gran bella auto da gara, nonostante le esigenze funzionali fossero state la sua unica linea guida.

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