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Ferrari 296 GTB: camera car adrenalinico a Magny-Cours

L’efficienza della Ferrari 296 GTB è disarmante, anche in pista. Guarda cosa è in grado di fare.

Ferrari 296 GTB on board
Screen shot da video Romain Monti POV

Un bel video, girato in Francia, ci proietta in un mondo fatto di emozioni, nel segno del “cavallino rampante”. Protagonista delle riprese è una Ferrari 296 GTB, guidata al limite sulla pista di Magny-Cours, in Borgogna. Al volante, Romain Monti, un pilota professionista d’oltralpe. Il suo obiettivo? Trasmettere al meglio l’adrenalina che si vive nell’abitacolo della supercar italiana, senza discorsi, musichette e altre fastidiose modifiche.

Qui c’è solo la colonna sonora della “rossa“, condotta con grande maestria fra i rettifili e le 17 curve dei 4.411 metri di nastro d’asfalto. Sublime il risultato finale. Sembra proprio di essere a bordo dell’auto, inebriati dal suo impeccabile comportamento dinamico e dalle melodie meccaniche che regala all’udito.

Vedere la grazia con cui la sportiva di Maranello danza fra i cordoli è qualcosa di straordinario e fa toccare le vette del piacere al sistema emotivo. Stiamo parlando di una creatura da urlo, che lascia a bocca aperta tutti quelli che siedono al suo posto guida, per sperimentarne sul piano empirico l’efficienza. Qui si istaura un feeling addirittura migliore di quello con la SF90 Stradale.

La Ferrari 296 GTB è un’auto coi fiocchi sul piano della tecnologia e dell’handling. Il suo look, più pulito e morbido rispetto ad altre “rosse”, non deve trarre in inganno: questa è davvero una belva da pista, che non teme il confronto con le sorelle maggiori. Erede della F8 Tributo, ha 2 cilindri in meno rispetto ad essa, ma suona meglio ed offre un quadro prestazionale ulteriormente migliorato. L’energia giunge da un powertrain ibrido disposto alle spalle del pilota.

Il cuore rampante della Ferrari 296 GTB

Questo sistema propulsivo ha il suo nucleo nel motore V6 biturbo da 2992 centimetri cubi di cilindrata, che eroga 663 cavalli a 8000 giri al minuto. Altri 167 cavalli vengono messi sul piatto dal cuore elettrico, per una potenza combinata di 830 cavalli, espressi con melodie mozzafiato, a tratti simili a quelle dei V12. Il video lo documenta. Incredibile il quadro prestazionale, da best in class.

L’accelerazione da 0 a 100 km/h viene messa in archivio in soli 2,9 secondi, mentre dopo appena 7.3 secondi i 200 km/h, con partenza da fermo, passano nel mondo dei ricordi. La velocità massima va oltre la soglia dei 330 km/h. Il perfetto bilanciamento dei pesi, la finezza dell’assetto, l’efficienza aerodinamica, il sublime equilibrio fra le componenti e la taratura impeccabile dell’elettronica sono gli ingredienti della sua preziosa ricetta dinamica.

All’efficacia del comportamento, che stordisce i sensi, concorre anche l’angolo di 120 gradi fra le bancate del motore, per le implicazioni positive sul baricentro dell’auto, reso più vicino al suolo. L’impianto frenante, di tipo brake-by-wire, è all’altezza del compito: per passare da 200 km/h a 0 bastano solo 107 metri. Ottimo il mordente.

La Ferrari 296 GTB è un’altra splendida prova del talento ingegneristico e della passione genuina degli uomini del “cavallino rampante”, che sanno creare un capolavoro dietro l’altro. Non semplici mezzi di trasporto, ma opere d’arte a quattro ruote capaci di regalare emozioni speciali, uniche e inarrivabili. Roba da Oscar. Speriamo che la casa di Maranello non sia costretta dalle normative a piegarsi all’elettrico puro in tutte le espressioni della sua gamma. Qui c’è un patrimonio storico da custodire, che è alimento per l’anima.

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