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Auto elettriche, Federauto: “rivedere i criteri dell’Ecobonus”

Secondo Federauto la scarsa domanda degli incentivi per le auto elettriche impone la revisione dei criteri dell’ecobonus.

Auto elettriche

Le immatricolazioni del mercato auto in Italia a gennaio 2023 hanno segnato una crescita di quasi il 19 per cento rispetto allo stesso periodo del 2022. Un buon segnale di ripresa, anche perché dà continuata al trend positivo degli ultimi mesi dello scorso anno. Ciononostante, un’area carente persiste: le auto elettriche, aventi una quota mercato pari ad appena il 2,6 per cento, le cui registrazioni sono calate dell’8,6 per cento.

Ne parla Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto. Il massimo esponente della Federazione dei concessionari auto evidenzia come la risalita del secondo semestre del 2022 sia proseguita, senza, però, un effetto positivo sui veicoli elettrici, dai numeri tuttora molto bassi rispetto agli ambiziosi obiettivi dell’Unione Europea relativi al 2035.

Auto elettriche: Federauto chiede un cambio di criteri per l’Ecobonus

Ricarica auto elettrica

L’industria dei motori – ha proseguito – si trova al momento in una fase di profonda trasformazione. La clientela mostra ritrosia all’acquisto dei bev, preferendo sempre le vetture endotermiche, malgrado gli incentivi più generosi accordati dal Governo.

Secondo De Stefani ciò deve indurre a conservare un approccio neutrale sotto il piano della tecnologia adottata, al fine di ridurre le emissioni nocive nell’ambiente. Inoltre, è dell’avviso che la regolamentazione dell’ecobonus, mantenuta invariata dall’esecutivo in carica, abbia bisogno di manovre correttive. A sostegno della tesi, il tesoretto è quasi esaurito nella fascia dai 61 ai 135 g/km.

Ricarica auto elettriche

Stanziato lo scorso 10 gennaio, ma valido per gli acquisti effettuati dal 2 gennaio (il ritardo è dipeso da alcuni problemi della piattaforma web di riferimento), il plafond è quasi andato esaurito. Rispetto ai 150 milioni di euro complessivi di partenza, ne sono rimasti appena 22, il che induce a una riflessione. Difatti, la somma dovrebbe valere fino al 31 dicembre 2023.

È chiaro che non sarà così: a occhio e croce il budget restante consentirà l’acquisto di 11 mila vetture. De Stefani invita, perciò, le autorità a eliminare diversi paletti normativi, a consentire il completamento delle prenotazioni entro 270 giorni (invece di 180) e a immettere il considerevole surplus proveniente dallo scorso anno.

In quanto alle colonnine elettriche per la ricarica veloce nei centri urbani e ultraveloce nelle autostrade, con l’impiego dei fondi del Pnrr, Federauto confida nel completamento a stretto giro dell’iter burocratico.

Fonte: Federauto

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