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Stellantis: dopo quattro anni torna a crescere la produzione in Italia

Dopo quattro anni di calo torna a crescere la produzione di Stellantis in Italia

Stellantis

Arrivano buone notizie per Stellantis dall’Italia. Infatti è stato reso noto nelle scorse ore che finalmente la produzione del gruppo automobilistico è tornata a salire dopo quattro anni di ribassi in tutti i suoi stabilimenti italiani ad eccezione di Sevel, registrando un aumento dell’1,8 per cento nel 2022 rispetto all’anno precedente. Secondo quanto riporta l’azienda guidata dal CEO Carlos Tavares l’aumento è dovuto principalmente al lancio di nuovi modelli.

Dopo quattro anni di calo torna a crescere la produzione di Stellantis in Italia

Ma la produzione è ancora in calo di un terzo rispetto al 2017. Il sindacato FIM ha affermato che le difficoltà di filiera, soprattutto per quanto riguarda la mancanza di microchip, hanno determinato la perdita di circa 200 mila veicoli nel 2022. Si spera naturalmente che la situazione possa migliorare ulteriormente nel corso del 2023 che è appena iniziato. Il responsabile auto della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano, si è detto contento di questo risultato che deriva anche secondo lui dal lancio dei nuovi modelli tra cui Maserati Grecale e Alfa Romeo Tonale.

Molto bene per Stellantis anche la situazione di Torino, dove il polo di Mirafiori è in grande crescita, trainato dalla Fiat 500 elettrica che rappresenta l’82% degli oltre 94 mila vetture assemblate nell’impianto. Si spera naturalmente che nel 2023 il trend di crescita della produzione possa essere confermato e addirittura migliorato.

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Da segnalare che la produzione presso lo stabilimento di Cassino, dove alla produzione di Alfa Romeo Giulia e Alfa Romeo Stelvio si è aggiunta la Maserati Grecale, è in continua salita. Infatti nel 2022 si è arrivati a quota 55 mila unità prodotte con un incremento del 25,7 per cento rispetto all’anno precedente. A Pomigliano D’Arco la crescita è stata del 34 per cento rispetto al 2021 grazie alla produzione di 165 mila unità. Più complicata la situazione di Melfi che comunque è riuscita a crescere dello 0,1 per cento rispetto allo scorso anno.