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Alfa Romeo Giulietta Spider con meno di 1000 miglia all’asta

Occasione stuzzicate per qualche alfista desideroso di concedersi delle uscite rombanti en plein-air.

Alfa Romeo Giulietta Spider

Una splendida Alfa Romeo Giulietta Spider del 1961, simile a quella nelle foto, sarà battuta all’asta da Bonhams il 6 dicembre prossimo, a Londra. Si tratta dell’esemplare con telaio AR 171451. Inizialmente fu consegnata negli Stati Uniti d’America, a Newark (New Jersey), prima di trasferirsi nella soleggiata California. Poi finì nel Regno Unito, dove si trova dal 1998. A partire dal 2016 fu sottoposta a un restauro professionale, documentato dalle fatture. I lavori furono eseguiti da Quest Brothers Classic Cars di St Ives, Cambridgeshire. Oggi il modello versa in condizioni apparentemente perfette, sia fuori che dentro.

Anche il motore è stato sottoposto a una completa revisione. Dalla sua ricostruzione pare siano state percorse meno di 1000 miglia. Ora l’esemplare si prepara ad essere goduto da un nuovo proprietario. Non sappiamo a quali livelli si spingerà il prezzo di aggiudicazione, ma le stime della vigilia ballano in un range da 50 mila a 70 mila sterline. Fra qualche settimana avremo il responso dell’asta.

Protagonista della vendita, come dicevamo, sarà un’Alfa Romeo Giulietta Spider. Questo modello del “biscione” fa sognare, perché interpreta il desiderio di libertà insito in ogni essere umano. Le sue forme profumano di “Dolce Vita“. Innamorarsi di lei è facile, per lo splendore delle linee disegnate da Pininfarina, che si fissano in modo permanente nell’apparato emotivo. Ogni volta rivederla è un grande piacere. Le sue presenze cinematografiche hanno contribuito ulteriormente all’appeal del modello, che ha superato brillantemente le insidie del tempo, elevandosi al rango di icona.

L’Alfa Romeo Giulietta Spider riporta la mente e il cuore alle emozioni romantiche di un passato fatto di entusiasmo e di voglia di vivere. Nei tempi bui che stiamo attraversando, può essere una buona terapia di colore. Il debutto in società del modello avvenne nell’ormai lontano 1955. Facile intuire l’effetto che fece nel sistema sensoriale degli appassionati. Un bel dono concesso dalla casa milanese ai suoi seguaci e, più in generale, agli amanti delle auto.

Come riferito in un’altra circostanza, questa sua capacità di incidere al meglio nella dimensione adrenalinica va ascritta in buona parte ai volumi scultorei della sua carrozzeria, che lasciano a bocca aperta. Si tratta di una delle vetture scoperte più seducenti di tutti i tempi e i suoi tratti  artistici hanno ammaliato milioni di persone, in ogni angolo del mondo.

La nascita dell’auto fu fortemente voluta dall’importatore statunitense Max Hoffman che, con l’esperienza maturata sul campo e il fiuto imprenditoriale che gli va riconosciuto, si rese conto prima di tutti gli altri della capacità di una versione a cielo aperto della Giulietta Sprint di entrare nelle corde sensoriali dei potenziali acquirenti. Da qui le sue insistenze presso il management del “biscione”, che riuscì a convincere sull’approvazione di un simile progetto, anche dietro l’impegno di comprarne un cospicuo numero di esemplari. Così prese forma una delle Alfa Romeo più belle e riconoscibili di sempre.

Sul fronte propulsivo, la scelta cadde su un motore a quattro cilindri in linea da 1.3 litri di cilindrata, accreditato inizialmente di una potenza massima di 65 cavalli. Nel 1958 questo valore crebbe a 80 cavalli, su 852 chilogrammi di peso. Così il modello era in grado di passare da 0 a 100 km/h in 14.8 secondi e da 0 a 1000 metri in 35.8 secondi, spingendosi fino alla velocità massima di 165 km/h. Sono prestazioni vivaci, anche se non da pista.

Del resto, questa vettura non prese forma per ridurre in particelle subatomiche le molecole d’asfalto dei circuiti. Più bello immaginarla in una strada guidata immersa in uno scenario ambientale paradisiaco, degno del suo splendore. Della Giulietta Spider è stata creata anche una versione Veloce, in grado di esprimere una potenza massima superiore ai 90 cavalli. Qui la verve era migliore, con uno scatto da 0 a 100 km/h in 11 secondi netti e da 0 a 1000 metri in 33 secondi netti. La velocità massima si spingeva nel territorio dei 180 km/h. Piccole modifiche estetiche segnavano l’allestimento più corposo, ma lo splendore iniziale non cambiava di una virgola.

Clicca qui per vedere le foto dell’esemplare in vendita

Fonte | Bonhams

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