I colli di bottiglia della catena di fornitura hanno interrotto la produzione dei minivan Chrysler Pacifica presso lo stabilimento di Windsor Assembly in Ontario. Il turno pomeridiano di martedì è stato annullato, seguito da entrambi i turni di mercoledì, secondo i post sui social media del Local 444 di Unifor, il sindacato canadese dei lavoratori automobilistici. Non era chiaro se l’interruzione del lavoro fosse dovuta a scarse scorte di microchip o altro. Inoltre, non era chiaro per quanto tempo potessero durare i tempi di inattività nello stabilimento di Stellantis NV, che impiega più di 4.000 persone su due turni.
Stop alla produzione di Chrysler Pacifica presso lo stabilimento di Windsor a causa di mancanza di componenti
“Stellantis continua a lavorare a stretto contatto con i nostri fornitori per mitigare gli impatti sulla produzione causati dai vari problemi della catena di approvvigionamento che il nostro settore deve affrontare”, ha dichiarato in una nota la portavoce dell’azienda LouAnn Gosselin. “Poiché la situazione continua ad essere molto fluida, stiamo apportando gli aggiustamenti alla produzione necessari per ridurre al minimo l’impatto aggiuntivo sulla produzione”.
I dirigenti di Stellantis hanno condiviso che gli ostacoli alla catena di approvvigionamento, in particolare derivanti dalla scarsa fornitura globale di semiconduttori, sono una sfida quotidiana. Il CEO Carlos Tavares ha dichiarato di non aspettarsi miglioramenti significativi fino alla fine del prossimo anno.
Il Chief Financial Officer di Stellantis Richard Palmer all’inizio di questo mese in una chiamata sui risultati finanziari ha affermato che c’era stato un “miglioramento incrementale” nella fornitura di semiconduttori, ma che il Nord America stava affrontando maggiori sfide nell’ottenere i chip necessari rispetto ad altre regioni come l’Europa.
Lo stabilimento di assemblaggio di Windsor è stato uno degli impianti più gravemente colpiti dalla carenza di microchip in Nord America con una stima di 144.410 veicoli che non sono stati prodotti da quando il problema è emerso nel 2021.
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