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Fiat Chrysler subisce il suo più grande crollo azionario da 18 mesi dopo la morte di Marchionne

Le azioni di Fiat Chrysler subiscono un calo del 15,5% dopo aver pubblicato risultati deludenti a causa della debolezza delle vendite in Cina

Le azioni di Fiat Chrysler soffrono questo mercoledì. Nelle ultime ore infatti si è verificato il più grande crollo che FCA ha registrato del mercato azionario negli ultimi 18 mesi. Il valore del titolo di FCA ha perso oggi il 15,5 per cento. Ciò avviene proprio nel giorno in cui si è verificata la morte dell’uomo chiave nella risoluzione della crisi dell’azienda, Sergio Marchionne. E’ stato Mike Manley che ha preso il posto di Marchionne a presentare questo mercoledì i risultati trimestrali dell’azienda. La società ha abbassato le sue stime di ricavi e profitti nel 2018 dopo aver annunciato che l’utile netto è sceso del 1% nel primo semestre dell’anno, a 1.775 milioni di euro. Ciò sarebbe avvenuto a causa dei deboli dati di vendita in Cina. 

Fiat Chrysler: nel giorno della morte di Sergio Marchionne le azioni calano del 15,5%

L’obiettivo di Fiat Chrysler è raddoppiare i suoi profitti nei prossimi cinque anni ed estendere la presenza di Jeep nel più grande mercato automobilistico del mondo, per il quale ha lanciato in questo ultimo trimestre Jeep Grand Commander. Tuttavia, ciò non ha impedito una riduzione delle vendite nel mercato cinese a cui ha contribuito soprattutto Maserati, perché le aspettative di riduzione delle imposte hanno portato i consumatori a ritardare i loro acquisti. Questi dati deludenti si uniscono all’incertezza generata dalla morte di Marchionne scatenando i dubbi degli investitori che hanno provocato il crollo delle azioni. 

Fiat Chrysler

Segnaliamo inoltre che a causa del crollo azionario di Fiat Chrysler che ha perso 3,7 miliardi di euro di capitalizzazione è avvenuto lo storico sorpasso storico di Ferrari, che ora in Borsa vale più di FCA. 

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