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Mirafiori, doppio appuntamento con Cirio e Lo Russo: le richieste dei sindacati

Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, e il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, avranno un doppio incontro per discutere di Mirafiori.

Mirafiori

Ieri pomeriggio Alberto Cirio e Stefano Lo Russo hanno fissato due nuovi appuntamenti con Stellantis: il 29 luglio incontreranno, presso lo stabilimento di Mirafiori, i vertici italiani del conglomerato e il prossimo 20 settembre si siederanno attorno ad un tavolo con l’amministratore delegato della società, Carlos Tavares.

Mirafiori: doppio appuntamento in agenda

Stellantis incontro stabilimento Mirafiori
Stellantis incontro stabilimento Mirafiori

Il governatore della Regione Piemonte e il sindaco di Torino hanno comunicato in via ufficiale la doppia data in agenda. Con il ceo di Stellantis Carlos Tavares procederanno nell’attività comune stabilita a fine marzo. Al termine del meeting del 29 luglio di Mirafiori le istituzioni locali si sposteranno nel Palazzo Civico, per un aggiornamento sulle attività con le associazioni datoriali e sindacati. Per Cirio e Lo Russo rappresenterà l’occasione ideale per aggiornarsi sui piani di sviluppo, nello specifico inerenti al Fesr, in corso di approvazione a Bruxelles e operativi da settembre.

Il segretario torinese della Fiom, Edi Lazzi, approva la volontà di instaurare un dialogo, ma crede che sia necessario un progetto preciso per Mirafiori. Non hanno elevate aspettative sull’incontro di luglio. Invece, conterà soprattutto il faccia a faccia di settembre con Tavares. Si desidera comprendere i progetti riguardanti Mirafiori, che allo stato attuale sembra al centro di un importante percorso di sfoltimento del personale: nell’ultimo anno sono circa 3 mila i dipendenti accompagnati con incentivi verso l’esodo.

Mirafiori

Le uscite incentivate – ha puntualizzato Lazzi – fanno parte di tutto il complesso. Sarebbe opportuno definire le modalità di assunzione e di ingresso delle persone nel gruppo. Qualora vi fosse un disegno generale, sarebbero pure accette pure le uscite incentivate. A nome di Fiom esprime perplessità perché hanno la sensazione di un mero svuotamento dell’impianto.

L’evoluzione del centro non può prescindere, ad avviso del sindacalista, da due presupposti. Il piano continua, ma non pensano sia abbastanza. Perché è imprescindibile avere qualche produzione in più a Torino, dunque qualche modello da assemblare, e poi serve un progetto accurato sulle aree di Mirafiori. Ad avviso di Lazzi è essenziale aprire una struttura addetta allo smontaggio dei veicoli per il riciclo delle batterie e dei materiali. Lo ripetono da due anni. Occorrono proposte fattibili e quella dello smontaggio lo sarebbe.

 

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