Solamente ieri è partita a pieno regime la produzione del suv Maserati Grecale a Cassino. Eppure, arriva già uno stop, che ha tanto il sapore di beffa. Se oggi i lavori sono proseguiti in maniera regolare, domani qualcosa non andrà per il verso sperato. Difatti, l’impianto Stellantis, esattamente situato a Piedimonte San Germano, accusa l’ennesima interruzione. I dipendenti che speravano vivamente in un cambio di passo lamentano il brusco fermo proclamato dall’alto.
Nelle scorse è, infatti, giunto la comunicazione secondo cui i cancelli resteranno chiusi. Ergo, l’attività sconta subito un provvisorio turno di riposo e il motivo è il solito: manca il materiale. I problemi di approvvigionamento dei componenti stanno colpendo in maniera pesante l’intero settore delle quattro ruote. E, focalizzandoci sul conglomerato nato dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot Groupe, l’Fca Cassino Plant è una delle strutture più martoriate.
Cassino: la crisi dei microchip colpisce ancora
Il peso rivestito dallo stabilimento nell’economia del territorio è risaputo e anche questo incide. Non tira una buona aria e resta da scoprire cosa ne sarà dei piani futuri. Ed ecco qui l’unica nota positiva: giovedì a Cassino inizierà il riempimento delle linee. Purché la carenza dei microchip non pesi per l’ennesima volta, finalmente si comincerà sul serio a ingranare. Il mix pianificato dai vertici è di un Grecale alternato ad un modello del marchio Alfa Romeo, tra la Giulia e lo Stelvio.
La Casa automobilistica del Tridente punta molto in alto con il proprio sport utility di fascia alta. Dopo una vita intera trascorsa a realizzare sportive, la compagnia si è convinta a salire sul carro dei vincitori. Che i suv abbiano uno straordinario appeal è risaputo e, laddove il progetto dovesse dare i risultati sperati, allora avranno ragion d’essere le mire internazionali.
Perché l’Italia è sì un mercato fondamentale nella strategia del brand, tuttavia le ambizioni di conquista sono di una portata maggiore. Come annunciato dai portavoce, a Piedimonte San Germano si partirà da un impostato di circa 300 vetture, e man mano i volumi cresceranno. A patto che… ormai lo avete capito, no?