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Ferrari: John Elkann e i motivi della competitività della Scuderia

C’è sicuramente di che festeggiare per questo avvio stagionale, in Formula 1, per la Scuderia Ferrari: ecco il punto di vista di John Elkann

Carlos Sainz
Carlos Sainz

C’è sicuramente di che festeggiare per questo avvio stagionale, in Formula 1, per la Scuderia Ferrari. La Scuderia del Cavallino Rampante ha infatti cominciato l’attuale stagione nel Circus con un modus operandi sensibilmente differente rispetto a quello registrato durante le ultime stagioni iridate fortemente condizionate da problemi e problematiche diffuse.

Ora la Scuderia si appresta a vivere il primo appuntamento cittadino di Miami e lo fa con la visione schiarita da chi si trova davanti a tutti sia nella classifica del Mondiale Costruttori, sia per quanto riguarda il Titolo Piloti con Charles Leclerc che governa il lotto dei competitor; il monegasco ha infatti vinto due volte ed è salito quindi sul podio per tre volte durante i primi quattro appuntamenti stagionali.

La svolta Ferrari secondo il punto di vista di John Elkann

È quindi una vera e propria svolta quella della Ferrari protagonista di questa primissima fase della stagione 2022 di Formula 1. Una condizione sicuramente evidente che viene ora ragionata anche dal presidente del Cavallino Rampante, John Elkann. Il presidente della Ferrari è intervenuto all’interno di un’intervista rilasciata a F1 TV, nella quale ha chiarito ed evidenziato molteplici aspetti in merito alle ottime performance fatte registrare fin qui da questa Ferrari che dispone di una concreta coppia di piloti così come di una F1-75 particolarmente interessante nell’approccio ai nuovi regolamenti.

Mattia Binotto e John Elkann
John Elkann con Mattia Binotto

A Maranello sono cambiate tante cose, a cominciare dalla mentalità e dall’approccio alle corse. Il percorso intrapreso dalla Scuderia ha permesso al gruppo di concentrarsi sulla nuova monoposto, la F1-75, già a partire dalla stagione 2020. Si è espresso in questi termini John Elkann che ha voluto sottolineare come il lavoro sulla monoposto sia stato affidato alla stessa “squadra e a Mattia, nonostante le pressioni di questi anni”. Elkann ci ha tenuto a precisare che in Ferrari non si cercano i colpevoli, ma piuttosto si vogliono indirizzare responsabilità per passare “dal concetto del singolo individuo a quello di squadra”; l’obiettivo è quello di creare “un ambiente coeso” che sappia mettere in pratica grosse ambizioni in accordo con una crescente umiltà che non deve mai mancare.

Il presidente della Ferrari ha voluto anche ringraziare il lavoro messo in pratica dalle donne e dagli uomini della Ferrari: “i nostri piloti sono parte di una squadra ed è questo ciò che è importante per la Ferrari, qualcosa di cui sono orgoglioso”, questo perché la Ferrari agisce ora più che mai da squadra unita in un tutt’uno di piloti, ingegneri e meccanici. Elkann ha poi citato il miglioramento messo in pratica in termini di tempi ai pit-stop: “nel 48% dei casi abbiamo impiegato meno di 3 secondi nel 2020, percentuale salita al 78% nel 2021 e all’89% quest’anno”.

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