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Sette modelli Stellantis fra i 10 più venduti a febbraio in Europa

Classifica JATO Dynamics: sette modelli Stellantis fra i 10 più venduti a febbraio in Europa, un mese travagliato per tutti

Sette modelli Stellantis

Mentre l’Europa, a febbraio, era alle prese con la crisi dei chip, si segnalano i sette modelli Stellantis fra i 10 più venduti nel Vecchio Continente. La hit parade la fornisce, al solito, JATO Dynamics. Torna regina la Volkswagen Golf a 15.041 unità. Segue la prima del Gruppo guidato da Tavares, la Peugeot 208, a 14.666. Una battaglia terribile al vertice. Distanziata, terza, la Dacia Sandero a 13.105. Quarta piazza appannaggio di un’altra vettura del Costruttore euro-americano, al Citroën C3 a 12.802. Quinta la Peugeot 2008.

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Sette modelli Stellantis nella hit parade

A seguire, l’Opel Corsa a 11.688. Poi Renault Clio, Fiat Panda Peugeot 3008 e Hyundai Tucson, rispettivamente a 11.656, 11.647, 11.395, 11.086.

Da evidenziare la prestazione del mitico Pandino, che fa faville in Italia. Un gioiellino che uscirà da Pomigliano sino al 2026.

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Stando ai dati comunicati da JATO Dynamics che si riferiscono a 26 mercati europei, a febbraio 2022 ci sono state 794.576 immatricolazioni, pari ad un calo del 5,4% sul 2021 e addirittura del 25% sul 2020. Secondo Felipe Munoz, Global Analyst della società, si tratta del valore più basso mai registrato a febbraio negli ultimi 4 decenni. Il volume da inizio anno è invece diminuito del 3,8% rispetto al 2021 a 1.607.321 unità.

Sette modelli Stellantis

Fiat 500 elettrica, che numeri

Limitatamente alle elettriche, da segnalare i numeri della Fiat 500 a batteria. Unica a dare filo da torcere alle Tesla. Prima, la Model 3 a 9.061 unità, la Model Y a 6.729 e poi il Cinquino a pila a 3.796, con un +74% strepitoso. Anche perché in Italia a febbraio gli incentivi elettrici erano già finiti da un pezzo. La 500 a corrente piace in Europa, al di fuori dei confini del nostro Paese: bel colpo.

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E per il futuro? Solo incognite: guerra Russia-Ucraina, carenza di chip, mancanza di materie prime dalla stessa Russia, cablaggi che non arrivano dall’Ucraina. Sono dolori se i Governi UE non stanziano incentivi forti, sconti fiscali, bonus. Invogliando i consumatori ad attivarsi. Da considerare anche gli aspetti psicologici: cittadini spaventati prima dalla pandemia e ora dal conflitto. Serve un massiccio aiuto da parte degli Esecutivi UE.

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