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Incubo pieno di metano: i distributori chiudono

Allarme rosso sul pieno di metano: dove farlo se i distributori chiudono? Prezzi troppo alti, perdita di clienti e minacce

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Situazione delicatissima in Italia sul fronte carburanti, con la politica presa in contropiede. Allarme rosso sul pieno di metano: dove farlo se i distributori chiudono? Prezzi troppo alti, perdita di clienti e minacce. Ossia automobilisti inferociti perché il metano costava un euro al kg a settembre 2021, e ora si innalza a due o tre euro, o anche di più, secondo la zona. Se la prendono con chi è innocente, ossia coi gestori. I quali non possono fare altro che adeguarsi ai prezzi di mercato.

Pieno di metano: dove si fa?

A evidenziare il guaio è Federmetano. Oggi sul territorio nazionale si contano 220 impianti di distribuzione di metano per autotrazione su 1529 totali che sono costretti a erogare gas naturale a un prezzo di vendita al pubblico superiore ai 2,999 €/kg. A causa della complessa e drammatica congiuntura geopolitica culminata nella guerra in Ucraina.

Molti di questi impianti sono stati costretti a chiudere, o sono prossimi alla fine dell’attività.
La situazione è talmente grave che un terzo della rete distributiva della Toscana è già chiusa.

Stessa cosa per quello che riguarda le Marche, dove sono oltre 40 i punti vendita non più operativi.

In Sicilia oltre 10 impianti si sono dovuti fermare e sono rimasti ormai solo uno o due punti vendita effettivamente funzionanti, perché quando gli impianti vendono il gas a tre euro e mezzo al chilo è come se fossero chiusi. Preoccupante anche il quadro della Campania.

Non mancano casi drammatici di operatori sull’orlo del fallimento.

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Appello al Governo

Per Federmetano, il Governo si è mostrato finora assente e sordo agli appelli. Non considerando le proposte, prima fra tutte la riduzione dal 22 al 5% dell’IVA.

Un Governo che oggi sta studiando provvedimenti perché da due settimane i prezzi di benzina e gasolio sono saliti del 35%, ma che ignora da ormai sei mesi il settore del metano per autotrazione, impegnato a combattere per la sopravvivenza a causa del prezzo del gas aumentato di 6-9 volte, attacca Federmetano.