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Paura prezzo benzina straboom per stop a petrolio russo

Si diffondono i timori per il prezzo della benzina che potrebbe toccare picchi spaventosi, in caso di stop al petrolio russo

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Oggi piove, domani potrebbe grandinare: questa la situazione della benzina. Infatti, vola altissima a causa della guerra Russia-Ucraina; potrebbe arrampicarsi verso vette sconosciute in caso di stop al petrolio russo. Per il deteriorarsi dei rapporti UE-Putin, il Vecchio Continente non importa più l’oro nero di Mosca: sarebbero dolori.

Se si toglie petrolio a un mercato che vede il barile oscillare pericolosamente fra 110 e 140 dollari, le conseguenze sono che quel bene costa di più. Con ricadute pesantissime per automobilisti, industrie, economie, inflazione. Cautela, massima cautela.

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un nuovo video pubblicato sulla sua pagina Facebook, è perentorio: visto che la Russia continua la guerra in Ucraina, allora bisogna boicottare e instaurare l’embargo sulle esportazioni del petrolio e dei prodotti petroliferi. È necessario un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca, perché è inaccettabile finanziare un Paese terrorista, dice.

Benzina oltre € 2

Ma ecco la situazione attuale in Italia. Con le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo che hanno chiuso venerdì in forte crescita, i prezzi praticati sul territorio risultano quindi ancora in netto aumento. La verde sfonda i 2 €/l anche in modalità self (con picchi a 2,2 €/l in modalità servito). Il diesel supera i 2 € nel rifornimento con servizio.

Questo determina una stangata solo sui rifornimenti pari a 525 euro annui a famiglia in caso di auto a benzina, e 558 euro in caso di auto diesel. Lo denuncia Assoutenti. Il conflitto scoppiato in Ucraina ha portato a una velocissima impennata dei listini dei carburanti alla pompa, che già a partire dallo scorso novembre hanno registrato rialzi senza sosta.

Rispetto ai prezzi medi in modalità self dello stesso periodo del 2021, oggi un litro di benzina costa in media il 28% in più, mentre per il gasolio si spende addirittura il 32,4% in più.

Da capire e misurare le conseguenze per i cibi che arrivano a tavola, visto il trasporto molto più costoso. Nonché il sovrapprezzo per qualsiasi bene di primaria importanza.

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