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Decreto attuativo per gli incentivi auto: occorre fare in fretta

Riunioni al ministero dello Sviluppo Economico: entro fine mese, serve il decreto attuativo del decreto Energia per gli incentivi auto

incentivi auto

Politici italiani molto operosi per gli incentivi auto. Continuano le riunioni tecniche al ministero dello Sviluppo Economico: entro fine mese, serve il decreto attuativo del decreto Energia. Obiettivo, definire l’entità degli ecobonus che il Governo Draghi intende mettere in campo per sostenere la domanda. Sono 700 milioni di euro nel 2022 come totale del Fondo auto: bisogna capire quanti soldi per gli sconti e quanti per i Costruttori.

Incentivi auto, ci siamo quasi

La proposta tecnica definitiva arriverà la prossima settimana e consentirà di varare subito dopo un decreto interministeriale. Si pensa di usare 600 milioni per gli incentivi e i restanti 100 milioni per le Case auto. Di quei 600 milioni, 400 milioni andrebbero alle auto elettriche e ibride plug-in, e 200 milioni alle vetture a benzina, diesel, a gas e ibride a basse emissioni di anidride carbonica. Massimo fino a 135 grammi di CO2 al chilometro.

Il confronto interessa tre ministeri: Sviluppo Economico, Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Transizione Ecologica. Più i dicasteri vanno d’accordo in materia, prima arriva il decreto attuativo.

Bisogna fare in frettissima. Più tempo ci mette il decreto attuativo ad arrivare, più depresso il mercato delle macchine nuove: i consumatori intendono giustamente comprare con il più alto sconto possibile.

Pesante crollo del mercato dell’auto anche a febbraio, l’ottavo consecutivo a doppia cifra. Dopo un inizio di anno con immatricolazioni ridotte di un quinto, si appesantisce il calo nel secondo mese che, con 110.869 vetture immatricolate, registra un -22,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, quando il mercato era sostenuto dagli incentivi.

Possibile schema dei bonus

Per auto 0-20 g/km: 10.000 euro con rottamazione. Di cui 8.000 euro (+2.000 euro di contributo del concessionario). Oppure 6.000 euro. Di cui 5.000 euro (+1.000 euro di contributo del concessionario).

Macchine 21-60 g/km: con rottamazione, 6.500 euro. Di cui 4.500 euro (+2.000 euro di contributo del concessionario). Oppure 2.500 euro senza rottamazione (+1.000 euro di contributo del concessionario).

Vetture 61-90 g/km: 1.750 euro con rottamazione (+2.000 euro dalla Casa), 1.000 euro senza rottamazione (+1.000 euro dalla Casa).

Veicoli 91-135 g/km: 1.500 euro con rottamazione (+2.000 del concessionario), 750 euro senza rottamazione (+1.000 del venditore).

Poi, dal 2023, l’importo andrebbe a scalare anno dopo anno: un décalage dei bonus unitari, che dovrebbe accompagnarsi a un calo dei costi di produzione delle elettriche e delle ibride plug-in grazie a quello delle batterie.