Non solo benzina che lievita. Dopo l’invasione russa, mega rincaro del nichel. Che corre del 9% a sfiorare con i futures sui contratti da 1.500 chili la quota dei 30mila dollari. In forte tensione anche l’alluminio (+4% a 3.890 dollari alla tonnellata). Meno evidenti ma sempre importanti per questo tipo di materiali le crescite del rame (+2% a 10.500 dollari per il contratto da 25mila libbre) e del palladio, attorno ai 2.800 dollari all’oncia (+2%). Conseguenze pesanti per l’industria dell’auto. Specie ora che si punta sulle elettriche.
Nichel alle stelle
Tutti valori che bruciano le stime: per il nichel nel 2023 c’era un target price (in rialzo) pari a 25.000 dollari, mentre era di 23.143 dollari per quest’anno. La domanda di nichel da parte dei produttori di veicoli elettrici dovrebbe crescere nei prossimi anni. Le catene di approvvigionamento indonesiane dovrebbero prevenire nel breve termine eventuali scarsità.
Rammentiamo che, insieme alla Russia, l’Indonesia è uno dei maggiori produttori mondiali di nichel.
Secondo guaio: la possibile decisione, da parte del governo di Giacarta, di mettere al bando le esportazioni del metallo per incentivarne l’utilizzo nella produzione domestica.
Attenzione: l nichel è il metallo d’elezione per ridurre la nostra dipendenza da cobalto, tossico socialmente ed ecologicamente. Ma l’estrazione di nichel rischia di diventare problematica per l’ambiente.
Più domanda, più alto il prezzo
Necessario tenere conto del forte aumento stimato dei prezzi dei metalli richiesti dalle tecnologie a bassa emissione di gas serra come rame, nichel, cobalto e litio e, infine, dell’impatto sociale e distributivo dell’introduzione di sovrapprezzi per scoraggiare l’uso di combustili fossili.
Questo è scritto nell’analisi dei costi sociali della transizione nell’ambito del Pnrr e del rilan-
cio degli investimenti pubblici. È una delle tre parti del documento “Compiti di studio e di proposta del Consiglio della politica economica: presupposti e prospettive per lo sviluppo economico, sociale e territoriale del Paese nel prossimo decennio”. Al centro della riunione del Consiglio d’indirizzo della politica economica che ha avuto luogo presso il Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica.
