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Il mercato auto italiano crolla a febbraio 2022

Il mercato auto italiano crolla a febbraio 2022. Con 110.869 vetture immatricolate, siamo a -22,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno

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Mercato auto italiano a picco anche a febbraio 2022. Dopo un inizio di anno con immatricolazioni ridotte di un quinto, si appesantisce il calo nel secondo mese. Con 110.869 vetture immatricolate, siamo a -22,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, quando il mercato era sostenuto dagli incentivi. Incredibile per la patria dei motori.

Sommando le immatricolazioni di gennaio con quelle di febbraio si raggiunge quota 218.716 unità nel primo bimestre dell’anno, che equivale a un calo del 21,1% con quasi 60.000 immatricolazioni perse rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Occhio: ben 125.000 in meno del 2019, l’ultimo anno pre pandemia. Questo secondo dato è quello davvero indicativo.

Mercato auto: urgono bonus

Nelle ultime settimane, peraltro, l’attesa del varo di nuovi incentivi ha contribuito a deprimere ancora di più la domanda, dice l’Unrae. Si attende l’emanazione del decreto attuativo che consenta la più rapida fruizione del fondo, sia pur ridotto a 700 milioni di euro, previsto nel decreto Energia.

C’è il tracrollo dei privati di circa il 26% (a quasi 70.000 unità) sul febbraio 2021 interessato dagli incentivi, per l’attesa dei clienti di possibili sostegni all’acquisto. Ovvio: famiglie spaventate. La quota perde 3,2 punti nel mese, fermandosi al 62,1% (64,3% nel 1° bimestre).

Il noleggio a lungo termine prosegue nel suo trend di ascesa e, con un leggero calo dei volumi del 5,7% (dovuto alla forte contrazione delle Captive), arriva a sforare il 20% di quota sul totale, con 22.200 unità. Sarebbe da spingere con la defiscalizzazione.

Noleggio in alto

Il noleggio a breve termine segna un ulteriore tracollo vertiginoso dei volumi, fermandosi al 2,7% di quota e 3.000 immatricolazioni (2,2% nel 1° bimestre).

Crollo di quota delle BEV e un lieve calo anche delle Plug-in, che si fermano rispettivamente al 2,8% e 4,9% del totale (3,1% e 5% in gennaio-febbraio), facendo ancora peggio di gennaio. Una perdita attorno a un terzo dei volumi caratterizza le vendite di auto con motore a benzina e diesel. Insomma, termiche sempre più ko.

Ancora una crescita caratterizza le immatricolazioni di auto a GPL, che toccano l’8,2% nel mese e l’8,7% nel cumulato, supportate dall’incremento dei costi dei carburanti; mentre il metano perde quasi il 60% delle immatricolazioni fermandosi all’1,2% del totale.

Tra le carrozzerie in febbraio i crossover per la seconda volta nella storia diventano market leader (come a dicembre 2021), con la quota più alta di sempre, al 43,6% delle preferenze.

Il mercato dell’usato nel mese di febbraio segna un altro fortissimo incremento: +34,3% (su un febrraio 2021 sotto tono), con 406.956 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture. Si punta sul seconda mano.

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