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Il governo apre agli incentivi: fino a 9.000 euro per le elettriche?

Ed alla fine il governo quasi per costrizione, deve rivedere la sua posizione sugli incentivi auto.

incentivi auto

Li hanno chiesti tutti, perfino l’Amministratore delegato di Stellantis, il CEO portoghese Carlos Tavares. Parliamo di incentivi per l’acquisto di auto elettriche. Un tasto dolente dell’ultima manovra finanziaria che ha fatto alzare la voce anche al rappresentante di Stellantis, la cui azienda si trova di fronte alla rivoluzione elettrificata. In legge di Bilancio colpevolmente il governo non ha stanziato nulla in materia di incentivi all’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti. Eppure lo Stato italiano seguendo le linee guida della UE ha sposato la causa della mobilità sostenibile.

Adesso però pare ci sia stato il passo indietro da parte del governo, quasi una ammissione di colpa relativa a quella carenza nell’ultima legge di Stabilità. In una bozza di un nuovo decreto sembra siano inseriti questi incentivi, che potrebbero arrivare fino a 9.000 euro.

Cosa ha detto il Ministro dello Sviluppo Economico sugli incentivi al mondo dell’auto

Oggi le auto elettriche sono ancora troppo costose per poter diventare appetibili dalla stragrande maggioranza della popolazione. Per questo al governo venivano chiesti interventi e agevolazioni. Se davvero si vuole spingere la transizione elettrica, con il 2035 che stando ai dettami della UE, dovrebbe essere l’anno zero, serve fare qualcosa.

Dal 2035 dovrebbe arrivare lo stop alla commercializzazione di nuovi veicoli a propulsione termica, quindi stop alle auto a benzina e gasolio. Ma come si fa a spingere un mercato se le auto di questo genere non sono alla portata di tutti come costi? Non basta spingere i costruttori a passare a produrre auto elettrificate.

Serve spingere anche le vendite, altrimenti il meccanismo rischia di incepparsi. E non sono mancate le discussioni anche in seno alla maggioranza del governo Draghi, che sul tema degli incentivi per il settore auto si è divisa già da tempo. Pressioni dei costruttori e di una componente della maggioranza hanno portato il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti a tronare sull’argomento. E da fonti vicine al dossier incentivi auto elettriche sembra sia in via di definizione un nuovo provvedimento, che pare sia già in bozza. Un decreto che aprirà ad una nuova stagione di incentivi sull’acquisto di auto elettriche.

Tre anni di incentivi in arrivo

Dalla bozza pare che si parli di incentivi fino a massimo 9.000 euro per spingere all’acquisto di questi nuovi veicoli a zero emissioni. Contributi statali per un intero triennio, cioè dal 2022 al 2024.

Niente di ufficiale naturalmente, parliamo sempre di indiscrezioni. L’incentivo però dovrebbe riguardare sostanzialmente l’acquisto di un veicolo a zero emissioni (0-20 g/km di CO2), sempre previa contestuale rottamazione di un veicolo vecchio ed inquinante. Questo per percepire tutti i 9.000 euro di incentivo che sembra sia la linea intrapresa per il nuovo decreto.

Per chi non ha da rottamare e vuole solo comperare un veicolo a zero impatto, l’incentivo potrebbe essere calmierato a 5.000/5.500 euro. In attesa che dalle indiscrezioni si passi a cose definitive, occorre capire come sarà organizzato l’incentivo. Se si fa riferimento al passato, la via dovrebbe essere quella degli ecobonus tramite fondo ad hoc istituito. Ma ci sarebbe anche una via alternativa e per certi versi più semplice che è quella dello sconto al cliente da parte del concessionario, che sarebbe obbligato ad applicarlo salvo poi recuperare dallo Stato.

Un incentivo a decrescere nel triennio

Inoltre si parla di un incentivo a scalare per gli anni successivi al 2022, sulla base di 8.000 euro massimo per il 2023 e di 7.000 euro massimo per il 2024. Ancora da chiarire il prezzo massimo di listino della auto incentivabili che in passato erano fino a 50.000 euro al netto di IVA e IPT. Un costo massimo che molti vorrebbero ridurlo in modo tale da parametrare il bonus alle fasce di popolazione che oggi hanno difficoltà a comperare auto elettriche. Un modo per evitare che l’incentivo vada a finire nelle tasche di persone che anche senza aiuti possono far fronte all’acquisto di un veicolo elettrico.

Su questo fattore c’è da contenere il malcontento dei costruttori, soprattutto alla luce del fatto che le auto più costose sono anche quelle che oggi garantiscono una autonomia maggiore e quindi più appetibili come appeal per i clienti.

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