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Enel X rincara il prezzo delle colonnine pubbliche

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Mentre chi ha un’auto a benzina, diesel o gas si mette le mani nei capelli per il caro-energia, chi ha un’auto elettrica non ride. Sale il costo dell’elettricità. Quindi, un po’ tutti i gestori alzano il prezzo alle colonnine pubbliche. Adesso, anche Enel X. Parliamo non delle wallbox, ossia delle ricariche a casa, ma delle ricariche pubbliche, per strada, a consumo, non flat. I fornitori possono solo adeguarsi, per non andare in perdita.

Cosa dice Enel X

In modo trasparente, Enel X ha comunicato agli utenti gli aumenti previsti dal 7 marzo 2022. Si schizza a 0,58 euro al kWh per le colonnine in corrente alternata con potenza fino a 22 kW. E 0,68 euro/kWh per quelle in corrente continua fino a 100 kW. Quindi 0,75 euro/kWh per quelle sempre in corrente continua, ma con potenza fino a 150 kW. Infine 0,79 euro/kWh per i connettori che superano i 150 kW. Restano immutati i costi degli abbonamenti flat, su cui Enel X non è ancora intervenuta.

Morale: più potenza bevi dalla colonnina pubblica, più paghi: come in passato. Ovvio che la convenienza dell’auto elettrica scenda. Ma siccome anche la convenienza dell’auto a benzina, diesel, a gas scende, allora è una guerra a perdere. Che trova la politica italiana del tutto impreparata di fronte alla tempesta perfetta della transizione elettrica, della decarbonizzazione. Compito di chi governa prevedere e prevenire, non certo dei cittadini. Ora, per rimediare, si farà tanta fatica. Anche perché lo Stato, già indebitato con l’UE, non ha tante armi per controbilanciare il ciclone del caro-energia.

A questo punto, il confronto auto termica-auto elettrica va fatto su un percorso di 100 km per calcolare i costi effettivi. Quanti euro per 100 km?

Prezzi energia: inferno

Pur con gli interventi straordinari da parte del Governo, nel primo trimestre 2022, rispetto al primo trimestre dello scorso anno, si è registrato un aumento del 131% sulle utenze domestiche della luce e del 94% su quelle del gas. Lo dice l’Arera (Autorità di regolazione per energia reti ambiente), in audizione in Senato: l’impennata dei prezzi all’ingrosso dell’energia si è riflessa sulle bollette a partire dal secondo semestre 2021.

Fra gennaio e dicembre – ha chiarito l’Authority – i prezzi medi mensili dei mercati all’ingrosso hanno registrato un aumento di quasi il 500% per quanto riguarda il gas naturale. E del 400% circa per l’energia elettrica, un rincaro che si è riversato sui prezzi di vendita nel nostro Paese a partire dal secondo semestre 2021.

Che fare? Per Arera c’è l’opportunità che una parte dei proventi derivanti dalla messa all’asta delle quote venga utilizzata per coprire una parte degli oneri per l’incentivazione delle fonti rinnovabili, alleggerendo la pressione sulle bollette elettriche.

Nel 2021 il prezzo del gas naturale negli hub europei si è attestato su una media annua di 48 euro per Megawattora, contro i circa 10 euro per Megawattora del 2020. Per quanto riguarda l’energia elettrica il prezzo, nel 2021, si è attestato a 125,46 euro per Megawattora contro i 38,92 euro per Megawattora del 2020.

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