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ZTL Area C Roma a pagamento: il Comune ci pensa

Possibile mazzata agli automobilisti di Roma e dintorni: ZTL Area C Roma a pagamento, il Comune ci pensa. Se ne parla da tempo

area c roma come milano

Milano con la sua Area C a pagamento fa scuola: un’enorme Zona a traffico limitato. Paghi per entrare. Con le consuete eccezioni per le vetture verdi. Adesso, il Comune di Roma ci pensa a  ZTL Area C con ticket nella capitale, scrive RomaToday. Ricordiamo che a Milano si pagano 5 euro: soldi pesantissimi e preziosissimi. Incluse le notevoli multe di circa 100 euro a chi entra a sbafo. Doppio incasso d’oro.

Sentiamo infatti l’assessore alla Mobilità di Roma Eugenio Patanè: la ZTL attuale è un colabrodo, dice. Occorre stringere i cordoni, non può entrare chiunque. Si deve portare in città un provvedimento tipo congestion charge. Ossia Area C di Milano.

Patanè sostiene che il Comune stia lavorando con la Regione al piano di qualità dell’aria: un tratto di un provvedimento di pianificazione che va approvato in Regione insieme alla Commissione europea. Bisogna capire come evitare la condanna per infrazione sia sulle PM10 che su gli NO2.

Il riferimento è alla mega multa di un miliardo di euro che l’UE ci vuole appioppare perché la nostra aria è troppo sporca. Nonostante i blocchi della circolazione, le limitazioni del traffico, l’Area C.

area c roma come milano 2

Area C di Roma come Milano?

La congestion charge Area C di Milano e possibile futura Area C di Roma impone il pagamento di un pedaggio a tutti coloro che con il proprio mezzo privato vogliano accedere dalle aree periferiche a quelle più centrali della città. Il guaio è per i romani e per chi viene da fuori. Esattamente come a Milano a pagare sono soprattutto i pendolari, che poi a Milano non votano e non possono giudicare l’operato del sindaco.

Questione antica. Se ne parla dal 2015: all’epoca, l’assessore alla Mobilità della Giunta del sindaco Marino, Guido Improta, nel suo Piano generale del traffico, disse che l’Area C di Roma doveva partire il 30 giugno del 2016. Sulla stessa linea l’ex presidente della commissione Mobilità del M5s, Enrico Stefàno. L’area interessata dal provvedimento era poco più ristretta del cosiddetto anello ferroviario.

Target una sorta d ZTL per contingentare e controllare l’accesso in centro città in particolare dei bus turistici, e in generale dei mezzi di lunghezza superiore ai 7,5 metri. La tassa da pagare non era ancora stata definita.

Adesso, la minaccia della legnata economica per gli automobilisti. Domanda: ma possibile che non ci siano altri mezzi efficaci per combattere l’inquinamento?

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