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Pedone sacro col nuovo Codice della Strada: obiettivo, meno vittime

Il nuovo Codice della Strada impone regole più severe a chi guida: per tutelare il pedone. Così da far calare il numero di vittime

Pedone

Nel 2020, sono morti 409 pedoni in Italia. Nell’orribile anno del Covid che, con le sue conseguenze di ogni genere, ci ha bloccati a casa. Basti dire che nel 2019 erano il 23% in più. Così, il Governo Draghi cerca di arginare il fenomeno con un Codice della Strada che protegga di più gli utenti deboli, rendendo sacro il pedone. Normativa condivisibile nella sostanza.

Vediamo il nuovo articolo 191, comma 1, del Codice della Strada. Servono due condizioni. Uno: se o ci sono le strisce pedonali, ma non semafori o agenti che regolino il traffico. E due: se se qualcuno attraversa o si accinge a farlo. Allora in auto bisogna fermarsi. E occorre farlo senza frenare bruscamente, ma rallentando gradualmente, nel rispetto del Codice della Strada e della sicurezza stradale.

Quale differenza rispetto a prima? Quando i pedoni si accingevano ad attraversare, era obbligatorio fermarsi solo all’occorrenza.

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Pedone super tutelato, in teoria

In due parole, il pedone è ancora più sacro, l’automobilista deve andare ancora più piano. E il pedone ha diritto di precedenza se attraversa sulle strisce, e si trova nelle loro immediate prossimità.

E la tecnologia può aiutare: radar e telecamere dell’auto avvistano il pedone, così che l’auto freni da sé.

Attenzione anche alla guida impropria con smartphone in mano, che distrae. E occhio allo stesso pedone che può distrarsi. Tra le altre cause più rilevanti di sinistri gravi, la mancanza della distanza di sicurezza (13.148 casi), la manovra irregolare (11.294), la mancanza di precedenza al pedone (4.838) e il comportamento scorretto del pedone (4.252) rappresentano rispettivamente l’8,7%, il 7,5%, il 3,2% e il 2,8%.

Questo almeno quanto dicono le statistiche e il nuovo Codice della Strada. Da qui, bisogna passare alla pratica. Combattere in tutti i modi i pirati della strada sotto l’effetto di alcol o droga: investono il pedone e scappano. Il reato di omicidio e lesioni stradali non è servito a nulla: introdotto dal Governo Renzi nel 2016, è stato un flop. Bisognerà rivedere anche questa normativa, per combattere la pirateria e la guida alterata. Oggi, invece, il reato di lesioni stradali va a colpire chi causa incidenti per distrazione.

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